Ha tentato di scappare ed ha travolto e ferito un poliziotto. Non l’ha però fatta franca perché gli agenti del commissariato di Canicattì non soltanto sono riusciti a bloccarlo, ma anche ad arrestarlo.

Ha 22 anni il canicattinese che è finito nei guai per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Il giovane a bordo di una moto di grossa cilindrata stava verosimilmente spacciando “porta a porta”, consegnava cioè le dosi in luoghi prestabiliti d’appuntamento.

Ha travolto un poliziotto quando gli è stato intimato l’alt

Quando gli è stato intimato l’Alt, anziché fermarsi, ha travolto un poliziotto e lo ha fatto finire in ospedale. Il ventiduenne è stato trovato in possesso di 30 grammi di cocaina e 23 di hashish, nonché di alcune dosi di “roba” già confezionate e di 100 euro, soldi ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.

Lesioni guaribili in 20 giorni per il poliziotto

Al poliziotto i medici del “Barone Lombardo” hanno diagnosticato contusioni e traumi a gamba, spalla e braccio destro giudicati guaribili in 20 giorni, ma l’agente ha continuato a lavorare già sabato notte, domenica ed anche oggi. Il ventiduenne è stato invece posto, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, ai domiciliari.

“II poliziotto rappresenta lo Stato e tu ad un ordine di un poliziotto, in servizio e perfettamente riconoscibile che ti dice ‘fermati all’Alt’, ti fermi. Non lo travolgi con la moto”, ha detto il questore di Agrigento Emanuele Ricifari.

Picchia mamma per avere soldi droga, arrestato 15enne

I soldi gli servivano per comprare la droga “di cui è abituale assuntore” – come è stato ricostruito dalla Questura di Agrigento – . E per averli maltrattava sistematicamente la mamma che, in più occasioni, ha chiesto aiuto ai poliziotti del commissariato di Canicattì.

La donna, con grande coraggio, ha denunciato i comportamenti violenti del figlio, che ha meno di 15 anni e che è stato arrestato. Gli agenti hanno eseguito la misura di custodia cautelare nell’istituto di pena minorile “Malaspina” di Palermo, emessa dal gip del tribunale per i minorenni di Palermo su richiesta della Procura. Il provvedimento è stato reputato necessario proprio dopo le varie segnalazioni per maltrattamenti in famiglia che hanno riguardato il ragazzo.

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