Un danno di almeno 100 mila euro per un furto di rame. L’oro rosso è stato rubato a Sciaccamare dove sono saltati alcuni impianti elettrici.

Il furto nel villaggio Sciaccamare

Cavi elettrici tranciati e il rame in essi contenuto rubato a Sciacca, nel villaggio turistico di Sciaccamare, gestito dal gruppo Mangia’s. Il furto è stato denunciato ai carabinieri. L’episodio potrebbe risalire ad alcuni giorni fa.

Un danno di centinaia di migliaia di euro

Gli addetti degli alberghi si sono accorti infatti che alcuni dispositivi, come frigoriferi e impianti di climatizzazione, non funzionavano più. I successivi accertamenti hanno permesso di scoprire il furto. Il gruppo Mangia’s riferisce che il danno subito ammonta ad almeno 100 mila euro.

In corso le indagini

Intanto sono in corso le indagini per risalire agli autori del furto. Gli investigatori stanno controllando il contenuto dei filmati della videosorveglianza. A denunciare il maxi furto, alla stazione dei carabinieri di Sciacca, è stato il general manager del complesso ricettivo. Il furto dovrebbe essere stato messo a segno fra il 7 e il 16 dicembre. Non c’è certezza, infatti, sulla data esatta. E nessuno, a quanto pare, avrebbe visto, né sentito nulla. È certo, infatti, che non vi sono state segnalazioni a nessuna delle forze dell’ordine su eventuali presenze o movimenti sospetti.

Sono continui i furti del cosiddetto oro rosso

Nei giorni scorsi un furto a Misilmeri, nel Palermitano. Percepiscono il reddito di cittadinanza, ma sono stati sorpresi a rubare rame nel comune di residenza. I carabinieri della compagnia di Misilmeri hanno arrestato un 48enne e un 42enne accusati di furto aggravato. I due uomini sono stati bloccati dai militari mentre si allontanavano, a bordo di un’autovettura risultata poi senza assicurazione, con circa 60 metri di cavi di metallo di varie sezioni, rubati da una linea telefonica nella strada comunale Eleuterio. L’autovettura e l’attrezzatura utilizzata per tranciare e prelevare i cavi sono state sequestrate. Il 48enne e il 42enne, dopo la convalida dell’arresto da parte del gip di Termini Imerese, hanno patteggiato la pena, rispettivamente, di 6 e 8 mesi di reclusione, con sospensione della pena.

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