Il Carnevale di Sciacca sarà inserito nel nuovo registro delle eredità immateriali della Sicilia. La Commissione istituita nell’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana ha accolto la richiesta del Comune di Sciacca nella seduta dello scorso 23 febbraio. È quanto rendono noto il sindaco Francesca Valenti e il vicesindaco Filippo Bellanca.
“Siamo davvero contenti per un bene che appartiene alla Città di Sciacca di grandissimo valore storico, artistico, identitario – dicono Valenti e Bellanca – È un riconoscimento che abbiamo auspicato. La Regione Siciliana ha accolto un’istanza presentata dalla precedente amministrazione, su input dello storico del carnevale Pippo Verde che da tempo segue e studia l’evento che quest’anno è stato celebrato con un’edizione degna della sua lunga tradizione. Esprimiamo il nostro compiacimento anche per la motivazione formulata dalla Commissione regionale che va ad aggiungersi al recente
inserimento del Carnevale di Sciacca tra i Carnevali storici d’Italia da parte del ministero dei Beni Culturali e
all’adesione all’associazione nazionale Carnevalia”.
La motivazione dell’inserimento: “Il Carnevale di Sciacca viene unanimemente accettato per chiara fama in quanto esso, già documentato nel 1626 e nell’800 citato da Giuseppe Pitrè, coinvolge gran parte della popolazione, vuoi per la laboriosa preparazione dei carri che nella fruizione della festa stessa. Fin dal 1882 si accetta la composizione di testi dialettali che accompagnano gruppi e carri nel corso della manifestazione”.
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