La tragedia di Palma di Montechiaro e la morte della piccola Ginevra hanno commosso l’intera isola che ora si chiede come possa essere accaduta una tale sciagura. Per rispondere a questa domanda e per ricostruire i contorni della tragedia, l’ennesima che colpisce l’Agrigentino dopo i fatti di Ravanusa, la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta.

I vigili del fuoco di Palermo chiamati a indagare

Sarà il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco di Palermo, che è giunto lungo la scalinata di via San Giuseppe, nel centro storico di Palma di Montechiaro (Ag), a cercare di fare chiarezza su cosa abbia determinato il cortocircuito che ha ucciso ieri sera la piccola Ginevra Manganello. Gli specialisti proveranno a stabilire se il fuoco sia stato innescato da una stufetta elettrica o da un condizionatore, così come sembrava assai probabile durante la notte e durante i primi accertamenti effettuati subito dopo che lo spaventoso incendio è stato circoscritto e domato. A incaricare il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco è stata la Procura di Agrigento, con a capo il procuratore capo Luigi Patronaggio, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta – a carico d’ignoti – per incendio e omicidio colposo. Fascicolo di cui si sta occupando il pm di turno Maria Barbara Cifalinò che è giunta sul posto.

La tragedia di Ginevra

La bambina di appena due anni è morta nell’incendio che si è sviluppato nell’appartamento di tre piani in via San Giuseppe. La piccola stava dormendo al secondo piano quando si sono sviluppate le fiamme. La madre e la zia che si trovavano al piano di sotto non sono riuscite a salvarla. Sul posto ben 4 squadre dei vigili del fuoco che hanno cercato di farsi spazio tra le fiamme per mettere in salvo la bambina ma non ci sono riusciti. Era troppo tardi.

Scena strazianti a Palma

L’incendio si è sviluppato poco dopo le 20. La famiglia è stata sgomberata. Nell’unità immobiliare di tre piani abitano 9 persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare. Ci sono tre stanze, una per ogni piano. Davanti all’abitazione, dove sono intervenuti anche i carabinieri, scene strazianti con familiari e conoscenti che hanno cercato inutilmente di sostenere la mamma della bimba.