È stato eseguito un’intervento salvavita su una piccola bambina di due anni che si trovava ricoverata presso l’ospedale di Licata.
La bimba nel corso delle ultime ore ha sviluppato una gravissima insufficienza respiratoria verosimilmente come complicanza influenzale anche se la diagnosi è tuttora in corso di definizione. L’unica possibilità di trattamento è rappresentato dall’Ecmo, uno strumento che consente ai pazienti di continuare a respirare e ossigenare il sangue. I polmoni, come nel caso della piccola di Licata, non funzionavano più quindi l’ecmo li sostituisce. Si incannula una arteria e una vena e si fa una circolazione extracorporea in modo da bypassare i polmoni, con dei filtri il sangue viene ripulito dall’anidride carbonica e ossigenata.
Un’operazione molto delicata soprattutto in questa età ed è stata necessaria la collaborazione dei cardiochirurghi dell’ospedale di Taormina, con i medici dell’Ismett. Ciò è stato possibile grazie al ruolo fondamentale dei sanitari del 118 di Palermo e dell’elicottero della base di Boccadifalco, l’unico abilitato al trasporto di pazienti in Ecmo. Attrezzatura all’avanguardia in Italia e nel mondo.
Grazie a questo sistema integrato è stato possibile l’intervento combinato tra medici di Taormina e dell’Ismett presso l’ospedale di Licata ed il successivo trasferimento presso l’ospedale di Taormina. Qui si trova ricoverata la bambina.
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