Un barchino, con a bordo 24 migranti, è stato intercettato a mezzo miglio dalla costa di Lampedusa a Cala Pulcino. Mentre la motovedetta della guardia di finanza lo scortava verso il porto, forse a causa di un’improvvisa virata, il natante è finito contro gli scogli prospicienti il faro, incagliandosi. I soccorritori, non riuscendo a liberarlo, hanno proceduto a far sbarcare in sicurezza i migranti a terra dove, a supporto, è intervenuto anche personale della tenenza di Lampedusa.

Tutti messi in salvo

Tutti in salvo gli occupanti dell’imbarcazione. Fra i 24, provenienti dal Camerun, anche 2 donne e un bambino. Il gruppo è stato trasferito all’hotspot di contrada Imbriacola che attualmente ospita 210 profughi.

Stanotte l’ultimo sbarco

Nella notte tra venerdì e sabato c’era stato l’ultimo sbarco sulle coste agrigentine. Sono stati 183 i migranti arrivati, con due diversi barconi. Nella notte, la motovedetta V7007 della guardia di finanza ha intercettato, a circa un miglio dalla costa, un’imbarcazione di 8 metri con a bordo uomini originari di Egitto, Bangladesh, Eritrea, Palestina, Marocco, Sudan e Ghana. Nel gruppo anche due minorenni non accompagnati. All’alba, nei pressi di Cala Madonna, la stessa motovedetta delle fiamme gialle ha bloccato un altro barcone di 9 metri con a bordo 100 migranti scappati da Bangladesh, Egitto e Pakistan. Entrambi i barconi sono risultati essere partiti da Zuara in Libia. Tutti i nuovi arrivati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono, adesso, presenti 445 ospiti a fronte dei 250 posti disponibili.

L’idea progettuale

Nel frattempo a venire fuori un’idea progettuale assolutamente originale, quella di recuperare e trasformare legni provenienti dai barconi di migranti naufragati sulle coste dell’isola di Lampedusa. Finiranno nella falegnameria del carcere di Milano-Opera per la costruzione di strumenti musicali che formeranno “L’Orchestra del Mare”. La stessa legna sarà anche usata per realizzare croci da donare alle scuole italiane e oggetti di forte valore spirituale come presepi, angeli e rosari. E’ l’obiettivo del progetto “Metamorfosi”, promosso dalla fondazione “Casa dello spirito e delle arti” di Milano e attuato grazie alla collaborazione con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il direttore generale dell’agenzia delle accise, dogane e monopoli Marcello Minenna, e la casa di reclusione Milano-Opera.

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