Continuano senza sosta gli sbarchi a Lampedusa. In poche ore sull’isola siciliana alle porte dell’Europa sono arrivate 183 persone. Sopra una imbarcazione giunta a Lampedusa c’erano anche due minori che non accompagnati.

Nella notte 83 uomini

Sono 183 i migranti arrivati, con due diversi barconi, tra la notte scorsa e l’alba, a Lampedusa. Nella notte, la motovedetta V7007 della Guardia di finanza ha intercettato, a circa un miglio dalla costa, un’imbarcazione di 8 metri con a bordo 83 uomini originari di Egitto, Bangladesh, Eritrea, Palestina, Marocco, Sudan e Ghana. Nel gruppo anche due minorenni non accompagnati.

All’alba un altro sbarco di migranti

All’alba, nei pressi di Cala Madonna, la stessa motovedetta delle Fiamme gialle ha bloccato un barcone di 9 metri con a bordo 100 migranti scappati da Bangladesh, Egitto e Pakistan. Entrambi i barconi sono risultati essere partiti da Zuara in Libia. Tutti i nuovi arrivati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono, adesso, presenti 445 ospiti a fronte dei 250 posti disponibili. Ieri, con 5 diversi sbarchi, sull’isola erano arrivati 225 migranti.

Da legni barconi Lampedusa strumenti

Recuperare e trasformare legni provenienti dai barconi di migranti naufragati sulle coste dell’isola di Lampedusa che saranno utilizzati nella falegnameria del carcere di Milano-Opera per la costruzione di strumenti musicali che formeranno “L’Orchestra del Mare”, ma anche croci da donare alle scuole italiane e oggetti di forte valore spirituale come presepi, angeli e rosari. E’ l’obiettivo del progetto “Metamorfosi” promosso dalla Fondazione Casa dello spirito e delle arti di Milano e attuato grazie alla collaborazione con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il Direttore generale dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli, Marcello Minenna, e la casa di reclusione Milano-Opera.

Il recupero dei materiali

L’iniziativa, voluta dal ministro dell’Interno, è stata resa possibile grazie all’attività di coordinamento svolta dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, con il supporto della Procura della Città dei Templi che ha rilasciato i necessari nulla osta e ha consentito all’Ufficio delle Dogane del Canale di Sicilia di procedere all’individuazione e all’affidamento delle imbarcazioni in legno, per le quali l’autorità giudiziaria aveva già disposto la distruzione e lo smaltimento.  “L’Agenzia delle accise dogane e monopoli ha tra le sue funzioni anche il compito di rimuovere e smaltire le imbarcazioni usate dai migranti, affondate entro le 12 miglia marittime o comunque abbandonate sulle coste e spiagge d’Italia – afferma Minenna – contribuire al progetto “Metamorfosi” costituisce per Adm motivo di grande orgoglio e testimonianza di come l’azione sinergica delle istituzioni dello Stato possa costituire sempre un valore aggiunto, particolarmente quando supportano iniziative di sensibilizzazione e solidarietà”.

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