E’ Menfi (in provincia di Agrigento), la Città Italiana del Vino 2023.

Il passaggio di consegne avvenuto alla presenza del sindaco della cittadina

Il passaggio di consegne avvenuto a Duino Aurisina (Trieste) durante la Convention dell’Associazione Nazionale dei 470 Comuni vitivinicoli ed enoturistici, alla presenza dei rispettivi sindaci: Igor Gabrovec per la Città del Vino del Friuli Venezia Giulia e Marilena Mauceri, sindaco di Menfi, importante territorio vinicolo delle Terre Sicane.

Presenti 130 delegati da tutta Italia

Al Pavilion di Portopiccolo di Sistiana si è conclusa dunque la Convention d’Autunno dell’Associazione nazionale Città del Vino. Erano 130 i delegati da tutta Italia stati ospitati a Duino Aurisina-Devin Nabrezina che conclude così il suo anno come Città Italiana del Vino 2022, vera e propria capitale nazionale per la cultura e coltura del vino.

La convention ha permesso di scoprire il Friuli

La consegna della bandiera ha testimoniato con il passaggio di testimone con Menfi. I lavori della Convention sono stati anche l’occasione per far conoscere ai delegati luoghi culturali e cantine dell’intero Friuli Venezia Giulia attraverso visite turistiche, da giovedì 17 a domenica 20 novembre.

Tanti eventi per promuovere il territorio nel 2023

“Siamo pronti – ha dichiarato il sindaco di Menfi, Marilena Mauceri – con tanta energia ed altrettanto entusiasmo, a mettere in campo tanti eventi destinati a promuovere il nostro territorio per tutto il 2023.
Sono particolarmente soddisfatta – ha concluso Mauceri – per l’apprezzamento ricevuto dall’Assemblea Italiana delle Città del Vino che ci spinge a fare del nostro meglio con tutte le energie di cui disponiamo per rappresentare a livello nazionale il mondo del vino”.

Un importante riconoscimento per Menfi

Grande gioia a Menfi per il riconoscimento. Numerose le aziende vitivinicole della cittadina, che conta poco meno di 12mila abitanti e che da tempo produce uva e vino di qualità eccellenti.
Il settore portante dell’economia è rappresentato dall’agricoltura, nella quale prevale la coltura della vite (50 per cento del territorio comunale); a questa si aggiungono quella tradizionale dell’ulivo e quelle emergenti del carciofo, del settore agrumario, del melone e della patata.
L’industria enologica gestisce la trasformazione e la commercializzazione di circa 60.000 tonnellate d’uva l’anno.

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