Una migrante incinta, positiva al Covid19, che era approdata a Lampedusa, ha dato alla luce un bambino a bordo di un elicottero del 118 della Regione Siciliana che la stava portando a Palermo. La donna è stata assistita dai medici e personale del Sistema sanitario regionale, ai quali l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha rivolto il proprio ringraziamento per quanto sempre fatto. “Per noi – ha detto l’esponente del governo Musumeci – il diritto alla salute di tutti è la unica stella polare. Dalla quale non arretriamo e non arretreremo”.

Il travaglio della donna è cominciato a Lampedusa. Soccorsa, con gli adeguati sistemi di protezione, la migrante è stata portata con un elicottero del 118 della Regione Siciliana all’ospedale Cervello di Palermo, centro di riferimento Covid-19. Durante il volo, mentre erano quasi sopra Agrigento, la donna, assistita da un’equipe struttura e preparata a questo tipo di assistenza in emergenza, ha partorito un bambino, anche lui adesso ricoverato a Palermo. Madre e figlio saranno sottoposti a cure e agli esami previsti da protocollo.

Intanto l’isola delle Pelagie è sempre più allo stremo in attesa del vertice tra Conte, Musumeci e il sindaco Martello che dovrebbe servire a stemperare le tensioni sempre crescenti in Sicilia e a Lampedusa. Un vertice a Palazzo Chigi per provare a pianificare un intervento che permetta di superare l’emergenza migranti almeno a Lampedusa. È l’impegno che il premier Giuseppe Conte ha preso convocando per domani a Roma il sindaco Totò Martello e il presidente Nello Musumeci. Sarà il primo confronto dopo il braccio di ferro sull’ordinanza con cui Musumeci ha disposto lo sgombero degli hotspot e la chiusura dei porti alle navi dei migranti e delle Ong. Una ordinanza sospesa dal Tar su ricorso di Conte e del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese: tranne che a Lampedusa – è la tesi del ricorso – non c’è un problema legato ai centri per migranti, non è da lì che si muove il virus.

Il nodo principale della questione però è tutt’altro che vicino ad essere sciolto. I migranti stanno continuando ad arrivare, la tregua dovuta al mare mosso è soltanto illusoria. Nell’hotspot ci sono più di mille persone ospitate, la struttura è al collasso e dal Viminale si sta cercando di dre una risposta. Entro mercoledì arriveranno altre tre navi dell’accoglienza, in totale saranno cinque comprendendo la Azzurra e la Aurelia già operative.

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