“Proseguono presso l’hotspot di Lampedusa i lavori di ampliamento e di adeguamento. I lavori tengono conto delle raccomandazioni formulate dalla task force interministeriale, istituita con decreto dei ministri dell’Interno e della Salute dello scorso 4 settembre, nonché di quelle della task force istituita dall’Assessore alla Salute della regione Siciliana”.

E’ quanto si legge sul sito del ministero dell’Interno. “In particolare, sono ormai quasi conclusi i lavori che renderanno disponibili ulteriori 132 posti – prosegue il testo -. Dalla prossima settimana inizieranno inoltre i lavori previsti nel nuovo lotto, a partire dal rifacimento della recinzione esterna, in modo da scongiurare indebiti allontanamenti dal centro. Nell’ambito del medesimo lotto saranno inoltre ristrutturati i moduli adibiti ad uffici e saranno adeguati i restanti moduli abitativi per una capienza di ulteriori posti”.

Intanto sulla nave quarantena Azzurra sono stati imbarcati 366 migranti negativi e 11 positivi al Coronavirus. L’imbarcazione ha già lasciato il porto di Lampedusa e sta facendo rotta verso Augusta (Sr) dove resterà in rada. Imbarcati sul traghetto di linea, con destinazione Porto Empedocle (Ag) dove giungeranno in serata, altri 51 migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Nella struttura d’accoglienza restano, al momento, complessivamente 48 persone.

Nel frattempo Musumeci entra di nuovo in polemica con Roma proprio in merito alla gestione dei migranti che sbarcano in Sicilia.
“Era già tutto scritto”. Commenta così il Presidente della Regione Nello Musumeci la salomonica decisione del Tar di Palermo riportata oggi da BlogSicilia, che ha deciso di non decidere nulla sulla legittimità di della sua ordinanza in tema di gestione sanitaria dei migranti pronunciandosi sul contenzioso promosso dalla Presidenza del Consiglio come materia ‘non più di interesse’

“Solo chi non conosce il rito amministrativo – aggiunge Musumeci – poteva attendersi una pronuncia diversa dal decreto monocratico (il riferimento è al provvedimento di sospensiva emesso dal Presidente di sezione ndr). O qualcuno pensava che il collegio del Tar avrebbe smentito il suo presidente?”

Per Musumeci la scelta del Tar conferma, indirettamente, la bontà e correttezza della sua scelta “I siciliani sanno bene che senza la mia azione, Roma non si sarebbe mai svegliata sul tema migranti. E lo dicono i fatti: tutti i provvedimenti adottati dal governo centrale sono successivi”.

In sostanza essendo cessata l’emergenza per la quale era stata emanata l’ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione ed essendo stati svuotati hotspot e centri di accoglienza nelle more del giudizio, non c’è più motivo per il Tar di pronunciarsi.

Se è vero che quella emergenza è cessata, è anche vero che lo scontro giuridico sulla competenza fra Palermo e Roma resta intatto e c’è il rischio che in una situazione analoga a quella che aveva generato ordinanza e contenzioso si riproponga tutto di nuovo nella medesima forma. E il governatore lo sa bene e agita questo spettro tornando anche sulle polemiche che sono esplose dopo la sospensiva: “I fatti, per fortuna, parlano più delle ideologie. E i fatti dicono con chiarezza che in Sicilia gli hotspot continuano ad essere fuori legge e non adeguati alle norme Covid”.

(foto di repertorio)

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