C’è stato un nuovo sbarco fantasma nell’Agrigentino: un numero imprecisato di migranti è arrivato in spiaggia e si è disperso nelle campagne di Borgo Bonsignore, frazione di Ribera.

La denuncia di Mareamico Agrigento

“La barca, invece di essere rimorchiata in un porto sicuro è rimasta in spiaggia, con tutto il suo carico inquinante, rappresentato da quintali di reti, decine di litri di gasolio ed tanto olio motore”, scrive in una nota l’associazione Mareamico di Agrigento.

Sequestrata la barca

“La Guardia di Finanza e la Procura di Sciacca l’hanno posta sotto sequestro, ma se non viene subito spostata da lì farà la stessa fine di decine di altre carrette del mare ed inquinerà in maniera irreversibile questo angolo di paradiso”, continuano i volontari di Mareamico.

Il video

“Evitare altro disastro ambientale”

“Mareamico e Marevivo hanno acquisito la disponibilità da parte di Castalia di trainare la barca nel più vicino porto, per essere messa in sicurezza. Ma per fare ciò è necessario che la Procura di Sciacca la dissequestri e dia le necessarie autorizzazioni. Purtroppo in giro c’è poco rispetto dell’ambiente e spesso manca il buon senso!”, concludono.

Altri due mini sbarchi a Lampedusa

Intanto continuano gli “sbarchi autonomi” a Lampedusa, piccole imbarcazioni partite dalle coste tunisine che arrivano direttamente in porto. Gli ultimi due barchini sono approdati questa mattina al molo Favaloro, con a bordo una decina di persone su ciascun battello. “La macchina dell’accoglienza sull’isola per ora funziona con regolarità – dice il sindaco Totò Martello – ma questi continui mini-sbarchi pongono con forza il tema della rotta Tunisina, rispetto al quale serve un approccio differente sia dall’Italia che da Bruxelles”.

 

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