Le navi per la quarantena non bastano. E siamo solo all’inizio del periodo degli arrivi dei migranti. Scoppia di nuovo la polemica fra Palermo e Roma e stavolta ad agitarla è l’emergenza sanitaria dovuta ai migranti trovati positivi al covid19 all’arrivo. Al momento sono 28 ma il rischio è che con l’aumentare degli arrivi siano molto di più e dunque che servano altri spazi rispetto alle poche navi all’ancora attualmente usate come una sorta di covid hotel

“Malgrado i continui arrivi in Sicilia, il governo centrale si ostina a non dotarsi di ulteriori navi – come da noi richiesto – per ospitare i migranti per la quarantena obbligatoria. Emerge chiara, quindi, che la volontà di Roma è quella di destinare centinaia di queste persone nei malsani e insicuri hotspot dell’Isola. Con l’aggravante che eventuali soggetti positivi sarebbero difficili da gestire senza contagiare tutti gli altri” attacca il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo l’arrivo a Lampedusa di nuovi migranti a bordo di sette barchini.

“Se così fosse – prosegue il governatore – sarebbe un intollerabile atto di cinismo da parte del governo nazionale, destinato a compromettere la promettente ripresa turistica pur di risparmiare sul costo della locazione delle navi. Faccio appello al presidente del Consiglio e a tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia per scongiurare una batosta economica che sarebbe peggiore di quella determinata dall’epidemia”.

Intanto domani, o al massimo sabato, i 181 migranti  dei 211 salvati dalla Sea Watch, 209 dei quali imbarcati sulla nave quarantena Moby Zazà risultati negativi al tampone rinofaringeo, verranno sottoposti nuovamente a test. Come da protocollo sanitario, è attivo un servizio di sorveglianza della Croce Rossa che prevede uno screening individuale due volte al giorno per la ricerca di eventuali sintomi, con attenzione a quelli respiratori.

I 181 migranti vengono  tenuti d’occhio e nelle prossime ore verranno sottoposti a nuovi esami. I 28 positivi, intanto, si trovano tutti nella “zona rossa” creata sulla nave per l’isolamento e sarebbero tutti asintomatici. Per loro il tampone verrà ripetuto fra circa 15 giorni.

Anche i 20 che costituiscono l’equipaggio della Sea Watch saranno sottoposti a tampone nelle prossime ore. La nave della Ong tedesca ha salvato nei giorni scorsi, in acque internazionali, i 211 migranti. L’equipaggio è precauzionalmente in quarantena mentre restano ricoverati, all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, i due immigrati – uno dei quali risultato positivo al Covid – che non stavano bene. Per il secondo, si è ancora in attesa dell’esito del test.

Sono 28 le persone positive al Coronavirus scoperte sulla Moby Zazà, la nave che è stata scelta dal governo per la quarantena dei migranti che arrivano sulle coste italiane durante l’emergenza Coronavirus.

La notizia dei 28  migranti positivi al Covid-19 è stata data ieri mattina dal presidente della Regione Nello Musumeci. “Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle – ha riferito il Governatore siciliano -, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’Isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta”. Musumeci, dopo aver comunicato dei 28 positivi sulla Moby Zazà, è tornato anche sulle polemiche dei giorni scorsi. “Chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione” e annuncia l’attivazione di provvedimenti straordinari per affrontare l’emergenza. “Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte”.