Un barchino, con a bordo 14 tunisini, è stato intercettato stanotte, a circa 22 miglia dalla costa di Lampedusa, dalla motovedetta Cp 309 della Guardia Costiera. L’imbarcazione, di circa 5 metri, è partita verosimilmente dalla Tunisia.

In nottata trasferiti all’hotspot

Sempre stanotte, con un pattugliatore della Capitaneria sono stati trasferiti dall’hotspot, alla volta di Porto Empedocle, 78 minorenni e per stamani, con la nave di linea, è programmato il trasferimento di altri 100 migranti. Al momento nella struttura d’accoglienza sono presenti 666 persone a fronte di 250 posti disponibili.

Ieri la tragica scoperta del naufragio del 30 giugno

I continui sbarchi mietono sempre più vittime. Proprio ieri il robot sottomarino (Row) della guardia costiera ha localizzato a 90 metri di profondità l’imbarcazione e i corpi dei migrati dispersi nel naufragio del 30 giugno scorso, verificatosi fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il sostituto Maria Barbara Cifalinò hanno disposto che vengano realizzate delle foto e delle videoriprese del relitto e dei corpi in modo da avere il maggior numero di informazioni utili alle indagini. Le prime riprese video effettuate confermano la presenza di 9 cadaveri. Un corpo è stato rinvenuto adagiato all’interno dello scafo, mentre altri otto sul fondale adiacente.

Nave Ong con 572 migranti al porto di Augusta

Sempre ieri è stato assegnato il porto di Augusta alla Ocean Viking, la nave ong con a bordo 572 migranti, vittime di naufragi avvenuti al largo del Mediterraneo. Nelle ore scorse, prima che le autorità italiane dessero il via libera al porto di Augusta, Sos Mediteranee aveva lanciato un allarme. “La situazione a bordo della Ocean Viking peggiora di ora in ora. Non c’è tempo per discutere a porte chiuse. Bisogna trovare immediatamente una soluzione e individuare un luogo sicuro per i 572 naufraghi a bordo”.

 

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