Un malore e una morte improvvisa che ha sconvolto l’intera comunità. A  Favara una ragazza di ventuno anni, deceduta in ospedale dopo essere stata ricoverata in seguito ad un malore.

Lucia Bellavia sarebbe stata stroncata da un aneurisma: era stata trasportata al pronto soccorso in codice rosso, ma dopo alcune ore le sue condizioni sono precipitate e i medici hanno avviato la procedura per accertare la morte cerebrale. Una volta avviato l’iter, la famiglia ha dato il consenso per l’espianto degli organi e la donazione, un gesto di grande solidarietà e altruismo che permetterà, adesso, di salvare la vita ad altre persone.

Le speranze infrante

In tanti hanno pregato per la ragazza fino all’ultimo, ma quando si sono spente le speranze la notizia ha gettato in un profondo sconforto tutto il paese. In queste ore i messaggi dedicati alla giovane sui social sono tantissimi, c’è anche quello del sindaco, che condivide il proprio cordoglio: “Ancora una volta Favara deve dire addio ad una giovane vita – scrive Antonio Palumbo -. Non si può morire a soli ventuno anni. Siamo vicini alla famiglia Bellavia in questo momento di dolore immenso e incomprensibile”.

Scrive un’amica: «Dolce Lucia, mai avrei pensato di doverti dire addio così presto. Avevi tanti progetti, tanti sogni, ma il destino è stato beffardo. Io non ti dimenticherò mai». E ancora: «Che ingiustizia. Così giovane, così piena di vita – scrive Marianna -. Per Favara questi sono giorni tristissimi, ma sappi, cara Lucia, che resterai sempre nei nostri cuori. Proteggi da lassù la tua famiglia, noi faremo di tutto per stare vicino ai tuoi genitori».

Morte misteriosa anche a Bagheria

Viveva solo in condizioni di indigenza ed è stato trovato morto a casa sua, in via Ragona a pochi passi da palazzo Aragona-Cutò nei pressi della stazione ferroviaria a Bagheria. L’altro giallo riguarda Francesco Gagliano 64 anni,  trovato dai carabinieri della compagnia di Bagheria avvertiti dai vicini di casa preoccupati.

Il 118 ha constatato la morte dell’uomo

Allertati, i militari dell’Arma sono giunti sul posto insieme ai sanitari del 118. Quest’ultimi hanno accertato la morte dell’uomo.

Arresto cardiaco ma ci sono dubbi, una persona lo importunava

A causare il decesso di Gagliano sarebbe stato un arresto cardiocircolatorio. Sul decesso dell’uomo però c’è un alone di mistero: non soffriva di nessuna patologia particolare e, secondo indiscrezioni, una persona lo importunava.

Verrà effettuata autopsia

L’uomo è stato trasportato a bordo di un’ambulanza all’istituto di Medicina legale del Policlinico dove sarà effettuata l’autopsia. Francesco Gagliano che viveva da solo in una casa che gli era stata ceduta gratuitamente da un amico, percepiva una piccola pensione che non gli era sufficiente per vivere ed era assistito dalla Caritas cittadina che gli forniva generi alimentari, vestiario, provvedeva alla pulizia della biancheria e offriva la possibilità di fare la doccia nei locali di via Palagonia.