Tutto pronto per la presentazione degli atti del convegno “Parchi Archeologici. Analisi e proposte” che si tenne il 16 e 17 giugno 2022 all’università degli studi di Messina.

Venerdì 31 maggio, alle 17.30 saranno illustrati al Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, presso Casa San Filippo, sede del parco.

Volume alla memoria del professore Gioacchino La Torre

Il volume, a cura della storica dell’arte Silvia Mazza, edito dalla Fondazione Federico II, è dedicato alla memoria del professore Gioacchino La Torre, ordinario di archeologia classica, di UniMe, che aveva curato insieme alla dottoressa Mazza il convegno, venuto prematuramente a mancare appena qualche giorno prima dell’apertura dei lavori.

Chi interverrà

Dopo il saluto del prefetto di Agrigento Filippo Romano, e l’introduzione del direttore del parco Roberto Sciarratta, interverranno con la curatrice Salvatore Settis, accademico dei Lincei, Francesco Astone, ordinario di diritto amministrativo, Università degli Studi di Messina; Sergio Foà, ordinario di diritto amministrativo, Università degli Studi di Torino.

Mazza, “Frutto di un confronto senza precedenti in materia”

“La pubblicazione raccoglie il frutto – spiega Silvia Mazza – di un confronto senza precedenti in materia di parchi archeologici tra i vertici del Ministero della Cultura e del Dipartimento regionale del Beni culturali e Identità siciliana, illustri personalità del mondo accademico, con una componente di archeologi, architetti, etno-antropologi, economisti e giuristi, e rappresentanti delle maggiori Associazioni nazionali. I Parchi archeologici con la loro autonomia gestionale e finanziaria costituiscono un settore chiave del patrimonio culturale. Le importanti e decisive riforme attuate in anni recenti in questo ambito a livello ministeriale si sono ispirate proprio alla legge regionale 20 del 2000, che ha istituito il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi attribuendogli questa autonomia in anticipo di ben tre lustri sugli scenari statali. Ma a distanza di quasi 25 anni serve aggiornare e rivedere questo assetto”.

Conclude, infatti, il volume la Definizione di una proposta di riforma, in particolare per il contesto regionale, articolata in quindici punti programmatici.