Altra casa di riposo abusiva sequestrata in Sicilia. La struttura per anziani individuata a Porto Empedocle, nell’agrigentino, era priva delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie, ma anche sovraffollata rispetto alle capacità di ricettività e carente delle specifiche figure professionali, sociali e sanitarie necessarie per l’assistenza degli ospiti, alcuni dei quali non autosufficienti. I finanzieri della tenenza di Porto Empedocle hanno sequestrato una casa di riposo per anziani abusiva.
Cosa è stato riscontrato
Coadiuvati dai funzionari dell’Asp di Agrigento, i finanzieri hanno riscontrato – stando all’accusa – gravi inadempienze autorizzative da parte della ditta che gestiva la struttura: mancata iscrizione all’albo regionale degli enti privati di assistenza, gestiti anche ai fini di lucro. La residenza, che nel momento dell’intervento della guardia di finanza ospitava 18 persone, è risultata sovraffollata rispetto alla capacità definita in base alle norme che prevedono appositi standard di sicurezza e di qualità del servizio, ma anche carente – stando sempre alle contestazioni mosse – delle specifiche figure professionali, sociali e sanitarie necessarie per l’assistenza degli anziani ospiti, alcuni dei quali non autosufficienti.
Sequestro d’urgenza confermato dal Gip
La casa alloggio è stata, dunque, sottoposta a sequestro e i 18 ospiti sono stati riaffidati ai familiari. Il sequestro d’urgenza è stato confermato con provvedimento del gip di Agrigento, Francesco Provenzano. Ai titolari sono contestate condotte penalmente rilevanti connesse all’esercizio abusivo dell’attività, a inadempienze alle prescrizioni del testo unico delle leggi sanitarie nonché alla somministrazione irregolare di farmaci, considerato che nella struttura sono state rinvenute anche alcune confezioni di medicinali scaduti.
Due giorni fa altro sequestro nel palermitano
I carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato a Termini Imerese una casa anziani appena due giorni fa. Per l’esattezza si tratta di una “comunità alloggio per anziani”. Le indagini sono state coordinate dalla Procura. I tre responsabili della cooperativa sociale che gestisce la struttura sono indagati per abbandono continuato in concorso di persone incapaci e falso materiale commesso da privati.
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