Se la Sicilia è il laboratorio politico d’Italia, Agrigento sembra essere l’embrione di questo laboratorio. E proprio dall’Agrigentino partono le prove generali di nuove alleanze al centro. Niente di formale, niente di ufficiale ma a volte la semplice presenza lascia trasparire più concetti di mille parole.

Teatro il congresso di Noi Moderati

Teatro di presenze da interpretare è il congresso di Noi Moderati nella provincia di Agrigento tenuto a Menfi. Il partito centrista che da settimane sta svolgendo i suoi congressi territoriali è sbarcato nella provincia dei Templi per il suo rito democratico della scelta del coordinatore ma a far notizia non è il partito di Saverio Romano e Massimo dell’Utri nell’Isola quanto le presenze e gli interventi che hanno visto, a Menfi fra gli altri la deputata azzurra che da tempo si dice non sia proprio soddisfatta dentro il proprio partito, Margherita La Rocca Ruvolo che, però, è anche sindaco di Montevago. Presente anche Carmelo Pace deputato della Dc all’Ars.

Un appello all’unità del centrodestra nei territori

Così dal Congresso di Noi Moderati ad Agrigento è partito, di fatto, un appello a una reale unità del centrodestra nei territori e negli enti locali, unità che si è vista minata dalle elezioni di secondo livello per le ex province. una vicenda che ha denunciato tutte le divisioni soprattutto a livello territoriale.

Ritrovare le ragioni dello stare insieme

A sottolineare tutto questo sono stati i ringraziamenti rivolti “in particolare al sindaco di Menfi Vito Clemente che ha portato il saluto della città e dell’amministrazione comunale, all’on Margherita La Rocca Ruvolo sindaco di Montevago e deputato di Forza Italia all’Ars, all’on Carmelo Pace deputato della Dc all’Ars”.

Per Saverio Romano coordinatore politico nazionale di Noi Moderati, “il centrodestra, che è maggioranza alla Regione e a livello nazionale, ha una grande responsabilità ovvero dar vita a riforme in grado di accompagnare il percorso di innovazione che riguarda ambiti diversi come quello del lavoro, della formazione professionale, della ricerca, della sanità, della scuola. Un centrodestra che deve ritrovare le ragioni dello stare insieme e che deve agire nel rispetto della fiducia che gli elettori ci hanno affidato”

Tatticismi impediscono reale sintesi

In apertura dei lavori, per dovere di cronaca, bisogna dire che è’ stato espresso a Totò Carlisi, coordinatore uscente del partito ad Agrigento il “più sentito ringraziamento per il lavoro fatto nel territorio. Massimo Dell’Utri coordinatore regionale di Noi Moderati, nel ringraziare il Presidente Schifani per l’inclusione di Noi Moderati nel tavolo regionale del centrodestra ha posto l’accento sui tatticismi della coalizione in Sicilia che impediscono una reale sintesi nel territorio, con danni politici per tutti i partiti, nessuno escluso. Antonello Antinoro componente del direttivo nazionale di Noi Moderati ha illustrato le prospettive del centro e delle potenzialità che ha il centrodestra se da’ prova reale di unità nel territorio e negli enti locali.

Per Ignazio Messina portavoce nazionale di Noi Moderati e vicepresidente Anci nazionale, ‘esistono innegabili criticità nella coalizione di centrodestra in Sicilia laddove manca una reale e condivisione delle scelte politiche”.