I finanzieri del comando provinciale di Palermo in forza al 2° nucleo operativo metropolitano, hanno individuato 74 cittadini che, secondo le indagini condotte, avrebbero beneficiato illecitamente del reddito di cittadinanza. Sono stati denunciati alla procura.
Indagine sulle banche dati
Partendo dalle informazioni contenute nelle banche dati messe a disposizione dall’Inps sulla base dell’intesa stipulata con il corpo, le fiamme gialle hanno effettuato un’articolata analisi focalizzata all’individuazione di quei nuclei familiari “a rischio” costituiti anche da persone con condanne divenute definitive per reati che non consentivano di percepire il beneficio. I finanzieri, pertanto, hanno avviato un capillare screening esaminando molteplici dichiarazioni sostitutive uniche compilate non solo dai soggetti “condannati” ma anche dai loro familiari.
Individuati in 74
L’attività ha consentito di individuare 74 persone che, nelle istanze d’accesso al beneficio in argomento, hanno omesso di indicare la presenza di familiari destinatari di condanna definitiva per i reati costituenti causa d’esclusione alla percezione del reddito di cittadinanza.
La scorsa settimana il bilancio semestrale, mille irregolari
In meno di 6 mesi mille lavoratori irregolari, il 20 per cento totalmente in nero e non potevano mancare i percettori del reddito di cittadinanza. E’ il bilancio dell’attività della guardia di finanza sviluppata da maggio e sino a metà ottobre. A venire fuori numeri incredibili che confermano una volta di più il dilagare del sommerso in Sicilia.
I numeri
I finanzieri e gli ispettori dell’Inps hanno eseguito 154 interventi, constatando oltre mille posizioni di lavoratori irregolari. Tra loro ben 209 erano completamente in nero, quindi senza alcun contratto. Elevate sanzioni amministrative nei confronti di 88 datori di lavoro. Su richiesta dei reparti territoriali delle fiamme gialle e del locale ufficio Inps, l’ispettorato del lavoro ha emesso 39 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Utilizzata manodopera sprovvista di assunzione rispetto a quella presente nel luogo di lavoro al momento dell’accesso.
Le violazioni più ricorrenti
Le principali violazioni sono risultate quelle per la mancata preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. ma anche l’infedele registrazione del libro unico del lavoro. Degno di nota l’intervento avviato in un lido del litorale nord messinese, al cui interno sono stati scoperti ben 15 lavoratori completamente in nero. Tra loro anche un percettore del reddito di cittadinanza.
Il reddito di cittadinanza
A proposito del reddito di cittadinanza, tra gli obiettivi prefissati anche quello di contribuire a mantenere alto ed efficace il dispositivo di contrasto ai fenomeni di indebita fruizione dell’assegno. Durante i controlli, infatti, sono stati individuati 21 lavoratori che, oltre a non essere in regola con il contratto di lavoro, risultavano peraltro ricompresi in nuclei familiari destinatari della forma di sostegno.
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