Una rissa tra tunisini e ivoriani all’interno dell’hotspot di Lampedusa è scoppiata, neltardo pomeriggio di ieri. L’ennesima scaramuccia fra padiglioni e piazzale della struttura di primissima accoglienza. In due, di 17 e 18 anni, sono finiti al Poliambulatorio dove i medici hanno suturato le lievi ferite da taglio che hanno riportato al volto e al torace.

Pochi giorni di prognosi

Guariranno nel giro di pochi giorni e non è stato necessario disporre il loro trasferimento in strutture ospedaliere. Dopo i controlli sanitari e le medicazioni, i due giovani migranti sono stati riaccompagnati in contrada Imbriacola.

A dicembre altro fatto di sangue

Non è certo la prima volta che in Sicilia si registrano questi forti momenti di tensione all’interno di struttura di accoglienza. Nel dicembre scorso è scoppiata una rissa fra sette ospiti al centro d’accoglienza “Villa Sikania” di Siculiana, nell’Agrigentino. Un alterco generato da futili motivi legati alla convivenza, poi però tutto è degenerato e i 7 immigrati sono venuti alle mani. Il bilancio in quel caso parlò di 5 feriti portati in via precauzionale al culmine della rissa al centro di accoglienza. Ad intervenire più ambulanze, che hanno trasportato i feriti al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Nessuno di loro in gravi condizioni, hanno tutti lievi traumi ed escoriazioni varie.

La spedizione punitiva della scorsa estate

Situazioni di convivenza difficili, fra popoli di culture diverse, che sfociano in questi atti di violenza e intolleranza. Come è accaduto la scorsa estate sempre nell’Agrigentino dove prima si è consumata la rissa sempre in un centro di accoglienza e poi l’organizzazione della spedizione punitiva per fargliela pagare. La Procura di Agrigento, sulla base delle indagini dei carabinieri, è riuscita nell’agosto scorso a fare luce su quella che si presagiva essere una vera e propria spedizione punitiva all’interno del centro di accoglienza per minori non accompagnati di Agrigento. In realtà la vendetta era stata organizzata e soltanto per un soffio non si è consumata. Infatti i destinatari sono riusciti a chiudersi all’interno di una stanza appena in tempo riuscendo ad evitare il pestaggio.

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