Toccano inavvertitamente i cavi dell’alta tensione, durante dei lavori di rifacimento del prospetto di un’abitazione, e restano feriti. Il proprietario dell’immobile, un 45enne di Raffadali, nell’Agrigentino, è finito, a causa delle ustioni alle mani al Centro Grandi ustioni di Catania. Un incidente che poteva finire in tragedia.

L’operaio edile, un somalo di 22 anni, che è stato invece sbalzato, a causa della scossa elettrica, dal primo piano ha riportato delle fratture ed è stato portato all’ospedale Villa Sofia di Palermo.

La ricostruzione

L’incidente si è registrato in centro a Raffadali dove il 45enne aveva affidato ad una ditta i lavori di rifacimento del
prospetto. Non è chiaro perché, stamani, anche lui si trovasse sul ponteggio, né come lui e l’operaio somalo siano venuti in contatto con i fili dell’alta tensione. Indagano i carabinieri. Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro, un dramma che colpisce tutta la Regione, e non solo.

I sindacati e le morti sul lavoro

“Esprimo il cordoglio dell’UGL alla famiglia dell’agricoltore di 85 anni deceduto dopo essere stato schiacciato dal trattore che stava guidando in località Cà Vecchie vicino Soave, nel Veronese. Siamo di fronte a una vera e propria strage sul lavoro, che non è possibile tollerare. Pertanto, come sindacato UGL, chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di attuare interventi per intensificare i controlli sui posti di lavoro.

È fondamentale, inoltre, rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione dell’UGL ‘Lavorare per viverè ha l’obiettivo di porre l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo sul fenomeno in atto per ribadire ancora una volta basta stragi sul lavoro”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale UGL e Leonardo De Marzo, Segretario Regionale UGL Veneto, in merito all’incidente sul lavoro avvenuto nel Veronese, in cui ha perso la vita un agricoltore di 85 anni

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