Sarà interrogata nel pomeriggio Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch con a bordo 40 migranti, attraccata al porto di Lampedusa, speronando una motovedetta della Guardia di Finanza. Carola Rackete è già partita da Lampedusa in direzione Agrigento. La comandante è accompagnata da una motovedetta delle Fiamme Gialle. Alle 15.30 in tribunale si svolgerà l’interrogatorio nel corso dell’udienza di convalida del suo arresto.
Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli hanno chiesto la convalida dell’arresto di Rackete. I reati contestati sono rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate. I pm chiedono solo il divieto di dimora in provincia di Agrigento.
Carola Rackete, è stata arrestata all’alba del 29 giugno dopo aver violato l’alt della Guardia di Finanza ed essere entrata nel porto di Lampedusa speronando una motovedetta delle Fiamme Gialle nel tentativo di arrivare in banchina. I domiciliari sono stati decisi dalla Procura di Agrigento che la accusa di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio.
Ma Carola Rackete si è difesa fin da subito, sostenendo che l’incidente avvenuto nel corso dello sbarco non sia stato un atto di aggressione ma solo di un errore di valutazione nelle fasi concitate delle manovre per attraccare in porto. “Non è stato un atto di violenza ma ho sbagliato la manovra”, ha affermato la stessa comandante della nave Sea Watch, Carola Rackete, in un’intervista, in cui ha ribadito che l’urto con la motovedetta della Guardia di Finanza “è stato un errore di avvicinamento alla banchina”.
“Non era mia intenzione mettere in pericolo nessuno. Per questo ho già chiesto scusa e lo rifaccio: sono molto addolorata che sia andata in questo modo”, ha insistito. Ora la procura di Agrigento ha iscritto il nome della comandante nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, secondo quanto previsto dal codice della navigazione.
AGGIORNAMENTO DELLE 15.02 Il comandante della Sea Watch3, Carola Rackete, è arrivata, scortata dalla Guardia di finanza, al palazzo di giustizia di Agrigento per l’udienza di convalida dell’arresto effettuato, sabato, dalla Guardia di finanza. La Procura di Agrigento, con in testa Luigi Patronaggio e l’aggiunto Salvatore Vella, hanno chiesto la convalida per i reati 1100 del codice della navigazione che è resistenza a nave da guerra e 337 del codice penale, resistenza a pubblico ufficiale. Il gip è Alessandra Vella.
Commenta con Facebook