Nella casa dove viveva la piccola Ginevra, vittima della tragedia di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, sono arrivate le squadre d’investigatori dei vigili del fuoco. Sarà il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco di Palermo, che è giunto lungo la scalinata di via San Giuseppe, nel centro storico di Palma di Montechiaro, a cercare di fare chiarezza su cosa abbia determinato il cortocircuito che ha ucciso la piccola Ginevra Manganello di soli due anni e mezzo. Esclusa, per il momento l’ipotesi della fuga di gas che era stata avanzata nell’immediatezza dei fatti.

Fiamme da stufa o condizionatore

Gli specialisti proveranno a stabilire se il fuoco sia stato innescato da una stufetta elettrica o da un condizionatore, così come sembrava assai probabile durante la notte e durante i primi accertamenti effettuati subito dopo che lo spaventoso incendio è stato circoscritto e domato. A incaricare il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco è stata la Procura di Agrigento, con a capo il procuratore capo Luigi Patronaggio, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta – a carico d’ignoti – per incendio e omicidio colposo. Fascicolo di cui si sta occupando il pm di turno Maria Barbara Cifalinò che è giunta sul posto.

Annullate le manifestazioni in paese

A Palma il sindaco ha subito annunciato l’annullamento di tutte le manifestazioni natalizie e, nel giorno dei funerali, il lutto cittadino in memoria della piccola Ginevra. Dopo la sciagura, il corpicino della bambina è stato portato via con una piccola bara bianca. Eliminato l’ultimo focolaio la polizia scientifica ha iniziato i rilievi coadiuvata dalla Protezione civile e dai vigili del fuoco. Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, intanto, ha deciso di sostenere la famiglia che versa in precarie condizioni economiche. “Dopo il dissequestro – ha detto -, viste le difficoltà economiche della famiglia, vedremo d’intervenire per sistemare l’edificio e pagheremo le spese del funerale”.