La tragedia di Ravanusa non ha ancora raccontato per intero la sua drammaticità. Si continua in maniera incessante a scavare tra le macerie, ma all’appello mancherebbero 6 persone, fra cui una donna di 30 anni incinta.

Volontari e forze dell’ordine al lavoro

Al lavoro oltre ai vigili del fuoco, ai carabinieri, alla polizia e a tanti volontari ci sono anche i cani molecolari che permetteranno di individuare chi è rimasto sepolto tra quanto resta delle quattro palazzine distrutte dall’esplosione.

Devastato un intero quartiere

Danneggiato dall’esplosione anche il plesso scolastico “Don Bosco”, facente parte dell’istituto comprensivo “Alessandro Manzoni”, che si trova nei pressi della palazzina crollata.

L’edifico risulta inagibile e non sarà possibile tenere regolarmente le lezioni che saranno quindi sospese. “I locali – si legge in una nota dell’associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola a firma di Alfio Russo – saranno utilizzati a supporto delle procedure di soccorso e assistenza alla popolazione colpita.

La dirigente scolastica Marilena Giuglia si è subito adoperata, unitamente al proprio staff, a garantire il sostegno necessario per la valutazione dei danni visibili”.

Musumeci sul luogo della tragedia

Intanto il presidente della Regione Nello Musemuci è giunto nel paese agrigentino e ha partecipato al Comune di Ravanusa ad un vertice convocato per fare il punto sull’esplosione che ieri sera ha causato, nel piccolo centro dell’Agrigentino, il crollo di numerosi edifici con alcuni morti e dispersi.

All’incontro operativo presenti anche il sindaco Carmelo D’Angelo, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e quello regionale Salvo Cocina, il capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Guido Parisi, il comandante del Nucleo operativo del Corpo forestale della Regione Luca Ferlito, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine e dei soccorritori ancora impegnati nelle ricerche dei dispersi.

Silenzio e preghiera

“Credo – ha detto Musumeci – che in questo momento servano solo il silenzio e la preghiera. Il silenzio per evitare che si possano alimentare interpretazioni non prioritarie e destinate a creare confusione, la preghiera perché chi ancora manca all’appello possa essere presto recuperato vivo. Ci sarà tempo per fare analisi e ogni altra considerazione. Al sindaco ed a tutti i cittadini di Ravanusa va il pensiero affettuoso e la vicinanza mia personale e del governo della Regione. Questa sciagura ha colpito tutta la comunità siciliana. La Regione ha dato la disponibilità al sindaco di sistemare, ove necessario, le persone evacuate dagli immobili lesionati o colpiti. Non faremo mancare, quindi, la nostra presenza per ridurre i disagi delle persone direttamente o indirettamente colpite”.

L’impegno di volontari e forze dell’ordine

Musumeci ha voluto ringraziare i vigili del fuoco, le Forze dell’ordine e i volontari per “avere subito messo a disposizione la propria competenza e passione affinché i contorni e le dimensioni di questa tragedia, così disarmante, fossero ridotte al minimo. Ci auguriamo che tutti gli altri dispersi possano essere recuperati vivi, anche se perdere una sola vita umana diventa sempre una sconfitta per tutti”.

I sindaci del comprensorio

Ma a giungere sui luoghi anche Stefano Castellino, sindaco del comune di Palma di Montechiaro, paese limitrofo a Ravanusa.

“In un sabato sera, come tanti – commenta Castellino – arriva l’allarme, l’urlo di dolore e di aiuto della Città Ravanusa, colpita dalla tragedia di un esplosione che travolge alcune abitazioni, il Sindaco Carmelo D’Angelo lancia l appello: abbiamo bisogno di aiuto”.

Pronti a dare una mano

Si attiva la macchina dei soccorsi, Palma di Montechiaro risponde presente: il sindaco, Stefano Castellino con l ausilio dell’Arch. Lillo Inguanta attivano le procedure previste e partono subito quasi 20 volontari ed alcuni mezzi: Gruppo Comunale Protezione Civile, Associazione “I Falchi”, Croce Rossa, guidati rispettivamente dal Coordinatore Antonino Vassallo, dal Presidente Ignazio Arcadipane , dal responsabile Peppe Manazza.

“Tutti sul posto a dare il proprio contributo – dice il primo cittadino palmese – i nostri volontari ancora una volta ci hanno resi orgogliosi, sono rientrati a casa dopo più di 12 ore: grazie di cuore a tutti”.

Aiuti da tutta la provincia

“Emozionante – conclude Castellino – l’aiuto arrivato da diverse parti della nostra provincia ed anche oltre, encomiabile il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, dalla Prefettura, dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile guidata dal Direttore Salvo Cocina, da tutti i volontari, dal personale sanitario di emergenza e da tutti i soccorritori.

Palma di Montechiaro esprima ancora vicinanza e solidarietà alla città Ravanusa, colpita da questa immane sciagura, e rimane costantemente in contatto con il sindaco D’Angelo e disponibile per qualsiasi altro concreto aiuto”.

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