Rapina a mano armata al Penny Market di via Venezia a Gela, in provincia di Caltanissetta. Due giovani, di cui uno armato con un fucile, poco dopo le 20 hanno fatto irruzione all’interno del supermercato e si sono fatti consegnare l’incasso della giornata. I due indossavano il casco di protezione e sono giunti al supermercato in sella ad uno scooter.

Hanno preso il denaro presente nella cassa e poi sono fuggiti via per le vie del quartiere Cantina Sociale. Non ci sono feriti. Indagini sono state avviate dalle forze dell’ordine che stanno visionando le registrazioni dell’impianto di video sorveglianza dell’attività commerciale.

Rapinatore riconosciuto da una scarpa

Come nella favola di Cenerentola ha perso la scarpa fuggendo e il particolare modello ha consentito ai Carabinieri, che lo hanno fermato mentre camminava con un piede scalzo, di arrestarlo. In caserma è stato accertato come la scarpa persa dopo una rapina in un supermercato di Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano, oltre a calzargli perfettamente, fosse identica per numero, marca, modello e colore a quella che calzava nell’altro piede, facendo scattare le manette.

La vicenda

Protagonista della vicenda, avvenuta verso le 17 di ieri, un cittadino marocchino 42enne, arrestato con l’accusa di rapina impropria in un supermercato della cittadina emiliana dove l’uomo, dopo essersi impossessato di prodotti per la cura della persona per un valore di circa 300 euro ha gettato a terra una cassiera, che cercava di fermarlo facendola finire in ospedale – con 5 giorni di prognosi – per poi fuggire con la merce asportata ma senza una scarpa persa nella concitazione del momento.

Notato dai Carabinieri mentre camminava con un piede scalzo e con le sportine con dentro i prodotti del supermercato, il
42enne è stato fermato e condotto in caserma: qui i militari, hanno verificato come la scarpa persa fosse identica a quella
calzata facendo scattare l’arresto. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era stato scarcerato per furto lo scorso 27 marzo e
il giorno successivo, si era reso responsabile di un analogo reato in un supermercato di Reggio Emilia: in quella circostanza per assicurarsi la fuga, aveva preso a gomitate una guardia giurata.

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