Una vasta e articolata operazione del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Caltanissetta è scattata prima dell’alba di oggi in tutto il territorio nisseno. Sono state eseguite misure cautelari restrittive emesse dalle Procure nissene, in Provincia.

Nell’operazione sono stati impegnati circa 30 finanzieri nisseni, mezzi terrestri, nonché unità specializzate cinofile del Corpo per l’effettuazione di specifiche ricerche

Il nisseno al centro di varie operazioni in questi giorni

Si tratta dell’ennesima operazione delle forze di polizia nel nisseno in queste ore, ieri si era appreso di un sequestro operato dalla Dia di Caltanissetta.

E’ un imprenditore contiguo alla mafia di Gela, nel Nisseno, citato anche da diversi collaboratori di giustizia il destinatario del provvedimento di 24 ore fa. Per questo motivo è scattato il sequestro dei beni di un uomo che dagli inquirenti è ritenuto vicino a cosa nostra. Ad essere emerse delle sproporzioni tra il reddito dichiarato e i suoi possedimenti. Ritenuto “uomo a disposizione” dell’organizzazione mafiosa che avrebbe anche aiutato concretamente.

Il provvedimento delle misure di prevenzione

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni emesso dalle misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta. A proporre la misura il direttore della Dia, la direzione investigativa antimafia. Operazione che arriva al culmine di una serie di verifiche rispetto alle indagini, all’iter giudiziario del soggetto e dalle dichiarazioni rilasciate da diversi collaboratori di giustizia. E’ emerso che l’operatore economico avrebbe messo a disposizione dell’associazione mafiosa telefoni cellulari e schede telefoniche intestate a soggetti incensurati totalmente estranei a contesti criminali. In questo modo avrebbe voluto eludere le indagini delle forze di polizia e consentire ai gruppi criminali di perseguire le finalità dell’organizzazione.

La vicenda giudiziaria che ha interessato il soggetto e le numerose frequentazioni con esponenti di spicco della criminalità organizzata gelese. Nel provvedimento emesso dal tribunale nisseno emergono le caratteristiche e gli schemi comportamentali propri dell’imprenditore ritenuto colluso. Tali rilevanti aspetti vagliati in passato anche dal gruppo interforze antimafia della Gia, le cui conclusioni avevano portato all’adozione di una interdittiva antimafia.