Ripetutamente viola gli arresti domiciliari  a cui era sottoposto ed esce di casa come se nulla fosse. Ma all’ennesima bravata il tribunale di Gela, nel Nisseno, finisce per spedirlo in carcere per scontare la pena. La polizia di Stato ha dato esecuzione ad un aggravamento della misura cautelare. Un trentenne gelese ha reiteratamente violato gli arresti domiciliari.

Indagato per spaccio

La squadra mobile ed il commissariato di pubblica sicurezza di Gela hanno eseguito il provvedimento restrittivo. L’uomo si trovava ai domiciliari in quanto indagato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma il 30enne, con numerose violazioni, si è allontanato volontariamente dalla propria casa senza alcuna giustificazione. L’arrestato trasferito dagli agenti della polizia di Stato nella casa circondariale di Gela.

Il caso del violento

A proposito di misure ulteriormente restrittive, singolare il caso avvenuto sempre nel Nisseno in questi ultimi mesi. Costretto agli arresti domiciliari in casa diventa un vero e proprio incubo per i familiari. Costretti quotidianamente a continue violenze per vari screzi che si alimentavano ogni giorno. E per mettere fine a tutto questo il giudice ha stabilito di far spedire il violento in carcere. Episodio che si è verificato a Gela. A finire dietro le sbarre un 24enne nei cui confronti la polizia ha eseguito un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura della custodia cautelare in carcere. Ad emettere questa misura più restrittiva il Gip del tribunale di Gela. Il giovane era già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Era stato pizzicato a detenere illegalmente un’arma alterata e nel contempo è stato accusato anche di ricettazione. Ma in questo frangente si è reso responsabile di reiterati maltrattamenti in famiglia. I poliziotti hanno trasferito il 24enne nella casa circondariale di Gela.

La violenza nel catanese

Purtroppo di storie di violenza domestica la Sicilia ne sforna quotidianamente. In questi giorni un altro 24enne arrestato su disposizione della Procura di Catania per maltrattamenti in famiglia ed estorsione aggravata. Ha avuto la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sui comportamenti vessatori che il giovane avrebbe tenuto nei confronti della nonna materna, una 72enne. In un’occasione il giovane sarebbe anche arrivato a minacciare di morte la vittima, dicendosi pronto a darle fuoco. la vicenda si è consumata ad Aci Catena.

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