Si chiama Chiara Cocchiara, ha 28 anni ed è originaria di Gela nel nisseno. Potrebbe essere lei il primo essere umano su Marte.

Chiara aspira a diventare un’astronauta e si prepara alla grande sfida dei nostri tempi, sbarcare sul pianeta rosso. Sono pafrecchie le agenzie spaziali, a iniziare dalla Nasa, che preparano l’invio delle persone sul pianeta più vicino alla terra. ncora tanti i problemi organizzativi e ingegneristici da risolvere ma la cosa sarà fattibile entro qualche anno, forse un decennio o poco più.

Per questo Chiara si prepara insieme ad altri ingegneri come lei che partecipano al programma della Mars Society. Per simulare le condizioni di vita su Marte Chiara è stata nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti. Lei ed altri colleghi sono rimasti chiusi per due settimane in un laboratori spaziale depositato nel deserto provando le condizioni di sopravvivenza, le spedizioni esterne e così via.

Un test per essere pronti alla spedizione reale quando questa sarà possibile. “Siamo stati isolati dal mondo – ha raccontato Chiara al venerdì di Repubblica – e abbiamo compiuto anche escursioni con vere e proprie tute spaziali”.

Formalmente l’ingegnere gelese non è ancora un astronauta e i test sono stati condotti non dalla Nasa ma da una organizzazione no profit che promuove i viaggi su Marte, appunto la Mars Society, ma la strada intrapresa sembra essere proprio quella