Scattano i controlli del Corpo forestale al mercato ortofrutticolo di Caltanissetta del Corpo forestale regionale che eleva 7 verbali per 9 mila euro dopo aver scoperto alcune irregolarità circa la merce esposta.

Le irregolarità scoperte dei Forestali

Gli agenti del Corpo forestale della Regione Siciliana, coordinati dal Noras (Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia), questa mattina hanno svolto un’operazione al mercato ortofrutticolo comunale di Caltanissetta condotta da 15 unità di personale del Corpo. Sono stati elevati 7 verbali per complessivi 9.000 euro di sanzioni. Riscontrate irregolarità sul rispetto della normativa europea sulla tracciabilità della merce, in particolare su diverse partite di agrumi (arance, limoni, clementine) prive della documentazione di provenienza.

Opere di sensibilizzazione oltre che di repressione

“Va avanti la nostra attività a tutela dei cittadini e dei consumatori – dice l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Elena Pagana -. Oltre a reprimere le irregolarità e il mancato rispetto delle leggi sulla tracciabilità dei prodotti, puntiamo anche a sensibilizzare gli operatori della filiera agroalimentare sul rispetto delle norme a garanzia della salute dei siciliani. Quello che arriva sulle nostre tavole deve sempre avere una provenienza certa e legale. Per noi è un valore fondamentale».

Operazione antibracconaggio nel Palermitano

Nei giorni scorsi una operazione antibracconaggio del Corpo forestale della Regione Siciliana nei territori di Pollina, Castelbuono e Cefalù. Oltre trenta tra ispettori e agenti forestali hanno effettuato un controllo dell’area sul versante tirrenico delle Madonie.

Utilizzato un drone con tecnologia a infrarossi

In particolare, in contrada Zurrica nel Comune di Pollina, è stato localizzato un consistente gruppo di cacciatori in azione, già con i fucili in spalla. Gli agenti, grazie all’utilizzo di un drone con tecnologia ad infrarossi, li hanno individuati anche se nascosti dalla vegetazione.

78 cacciatori per una battuta di caccia al cinghiale senza autorizzazione

Scattati i controlli, ne è stata interrotta l’attività ed è stata appurata la presenza di 78 persone, provenienti dalle province di Enna, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, pronte a dare inizio a una battuta di caccia al cinghiale priva di autorizzazione e dei più elementari sistemi di sicurezza.

Multe per oltre 40mila euro

Ai cacciatori sono state contestate diverse violazioni di legge e del calendario venatorio. Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 40 mila euro.

L’assessore Pagana: “Non può esistere attività venatoria senza regole”

«Non può esistere un’attività venatoria senza regole: lo dico da nipote di cacciatore che mi ha insegnato per primo il rispetto della natura e delle normative che disciplinano la caccia – ha detto l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Elena Pagana – L’operazione antibracconaggio condotta sulle Madonie dagli agenti del Corpo forestale della Regione Siciliana, ai quali va il mio apprezzamento, conferma la necessità di non abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno intollerabile che può rappresentare rischi concreti sul piano della sicurezza”.

Un incontro con le associazioni di categoria

“Al tempo stesso, – ha concluso Pagana – sono pronta da subito a incontrare le associazioni di categoria per studiare insieme – e nel pieno rispetto di ogni regola – eventuali opportunità per giungere a una attività venatoria sempre più sostenibile”.

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