Discarica nascosta da cancelli scoperta grazie all’elicottero dei carabinieri. Due le persone denunciate sorprese a scaricare rifiuti di ogni tipo. La scoperta fatta nel Nisseno.
Un camion scoperto mentre scaricava
Ad operare i carabinieri del reparto territoriale di Gela insieme ai colleghi del 9° nucleo elicotteri di Palermo. Hanno sviluppato attività nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione dei reati in materia ambientale. Ad essere svolti dei controlli con sorvoli dei territori nisseni. Nello specifico, durante uno di questi, nel comune di Mazzarino, i carabinieri notavano la presenza di un camion intento a scaricare dei rifiuti in un’area in via Castelvecchio.
Scoperto tenta la fuga
L’uomo alla guida del mezzo, accortosi di essere stato scoperto, ha tentato di scappare. Veniva però seguito dai carabinieri a bordo dell’elicottero, e successivamente bloccato dai colleghi allertati a terra. La discarica in questione intercettata dall’elicottero, di circa 1.500 metri quadrati, e il mezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti sono stati sequestrati. Il proprietario del sito, un 53ennne operaio, e il conducente del mezzo, un 36enne titolare di un’impresa edile, entrambi di Mazzarino, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Gela. L’accusa nei loro confronti è di smaltimento illecito di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva.
Da terra area impossibile da vedere
Gli accertamenti successivi hanno consentito di documentare che l’area interessata era nascosta da cancelli e difficilmente visibile percorrendo la strada. Inoltre all’interno vi era un campionario completo di rifiuti. Dagli scarti di lavorazioni edili, materiale di risulta, inerti, sacchi di immondizia, pneumatici, materiale ferroso. Il tribunale di Gela ha convalidato i sequestri operati. Se verranno accertate le responsabilità il mezzo potrebbe non essere più restituito, in quanto passibile di confisca.
“Più collaborazione dai cittadini”
“Come sempre – si legge in una nota del comando provinciale di Caltanissetta – è l’aspetto ambientale, e le ripercussioni che le condotte illecite, nel tempo, potranno avere sulla salute degli abitanti della zona, che dovrebbe suscitare nei cittadini l’indignazione e il rifiuto per i comportamenti illegali. A tal fine i carabinieri chiedono maggiore collaborazione, segnalando al 112 ogni potenziale abuso”.
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