I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta,  del Centro Anticrimine Natura di Agrigento e del 9° Elinucleo di Palermo, hanno effettuato un servizio coordinato volto alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, scoprendo alcune discariche abusive e denunciando due persone. 

Denunciato imprenditore edile

In particolare, a Bompensiere (CL) è stato denunciato per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, il titolare di un’impresa edile, a cui è stata sequestrata un’area di circa 2500 metri quadrati sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di residui generati da attività di demolizione edile.

In un’area rifiuti speciali pericolosi

A Delia (CL) denunciato invece per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, il titolare di un’azienda, a cui è stata sequestrata un’area di circa 1700 metri quadrati, sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti domestici, imballaggi e contenitori di fitofarmaci per uso agricolo-colturale.

Discariche scoperte anche nel capoluogo

a Caltanissetta: sono state delimitate, per deposito incontrollato di rifiuti, due aree demaniali rispettivamente di 3500 metri quadrati a Gessolungo, di 1800 metri quadrati nelle adiacenze del locale cimitero, sulle quali sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti riconducibili ad attività di demolizione edilizia, aree e rifiuti urbani. Sono stato anche verificati 10mila metri quadrati di terreno adibito a discarica, e ne sono stati delimitati 1200 metri quadrati in località Santa Barbara, dando avviso al sindaco di ottemperare allo sgombero e pulizia. A Serradifalco (CL): è stata delimitata un’area di circa 500 metri quadrati adiacente a quella sp41, sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti riconducibili ad attività di demolizione edilizia e rifiuti urbani.

Scoperta una maxi discarica con di 21 tonnellate di batterie

Nei giorni scorsi la Polizia ferroviaria di Messina ha sequestrato oltre 21 tonnellate di batterie da autotrazione esauste, nel corso di servizi predisposti per contrastare dei furti di rame e azioni illecite in materia ambientale. La Polfer ha effettuato un maxi sequestro di materiale composto da batterie d’autotrazione esauste e altri componenti elettrici/elettronici in disuso, per un totale di circa 21 tonnellate. Gli investigatori, durante le prime ore notturne, hanno notato che un cancello di un immobile presentava evidenti segni di effrazione e  pertanto, hanno deciso di verificare meglio l’area, trovando, all’interno di un locale,  una notevole quantità di batterie da autotrazione esauste oltre ad altri rifiuti. Le stesse erano accatastate in modo caotico e senza alcuna protezione del suolo su cui era evidente una fuoriuscita di acido.

Rimosse da una ditta incaricata dal comune

Su indicazione dei Vigili del Fuoco, attese le esalazioni nocive e la dispersione di acido proveniente dai rifiuti pericolosi, per la loro rimozione è stato necessario richiedere l’intervento di una ditta specializzata incaricata dal Comune di Messina. Le indagini degli agenti della Sezione Polfer di Messina, sono tuttora in corso al fine di identificare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti pericolosi.

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