La Polizia ferroviaria di Messina ha sequestrato oltre 21 tonnellate di batterie da autotrazione esauste, nel corso di servizi predisposti per contrastare dei furti di rame e azioni illecite in materia ambientale.
Il maxi sequestro dei poliziotti
La Polfer ha effettuato un maxi sequestro di materiale composto da batterie d’autotrazione esauste e altri componenti elettrici/elettronici in disuso, per un totale di circa 21 tonnellate. Gli investigatori, durante le prime ore notturne, hanno notato che un cancello di un immobile presentava evidenti segni di effrazione e pertanto, hanno deciso di verificare meglio l’area, trovando, all’interno di un locale, una notevole quantità di batterie da autotrazione esauste oltre ad altri rifiuti. Le stesse erano accatastate in modo caotico e senza alcuna protezione del suolo su cui era evidente una fuoriuscita di acido.
Rimosse da una ditta incaricata dal comune
Su indicazione dei Vigili del Fuoco, attese le esalazioni nocive e la dispersione di acido proveniente dai rifiuti pericolosi, per la loro rimozione è stato necessario richiedere l’intervento di una ditta specializzata incaricata dal Comune di Messina. Le indagini degli agenti della Sezione Polfer di Messina, sono tuttora in corso al fine di identificare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti pericolosi.
L’operazione di contrasto all’interno delle stazioni ferroviarie
Scatta l’operazione “Rail safe day” da parte della Polizia di Stato all’interno delle grandi stazioni ferroviarie italiane. I controlli anche in Sicilia. Ben 732 persone controllate, 70 siti ferroviari ispezionati di cui 54 stazioni, 87 operatori della Polizia ferroviaria della Sicilia impegnati nella decima Operazione “Rail Safe Day”, che si è svolta nella giornata di ieri su tutto il territorio nazionale e disposta dal Servizio Polizia ferroviaria al fine di contrastare quei comportamenti scorretti in ambito ferroviario che pregiudicano la sicurezza della circolazione e degli utenti.
Attenzione a investimenti accidentali dai treni
L’operazione è stata coordinata dal Centro Operativo Compartimentale della Polizia ferroviaria che ha dislocato le pattuglie secondo le esigenze operative e indirizzando i controlli verso le condotte improprie da parte dell’utenza ferroviaria che, talvolta, sono causa d’investimenti accidentali, come l’attraversamento dei passaggi a livello con le sbarre chiuse, il mancato utilizzo dei sottopassaggi, il superamento della linea gialla in attesa dei treni e, più in generale, la mancata osservanza delle regole vigenti negli impianti ferroviari.
A Messina rintracciati due minori
Particolare attenzione, a Catania, dove i soggetti non interessati al trasporto ferroviario si introducono all’interno dell’area ferroviaria per abbreviare il percorso che porta al vicino litorale: infatti, due persone che si erano introdotte all’interno dell’impianto ferroviario, vestiti e muniti dell’attrezzatura per la pesca, sono stati fermati dagli agenti che li hanno sanzionati ai sensi del Regolamento di Polizia Ferroviaria. A Messina, infine, i poliziotti hanno rintracciato due minori stranieri che, al termine degli accertamenti, sono stati affidati a strutture per minori.
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