Aggressione nella notte a Gela, in provincia di Caltanissetta, dove alcune persone hanno picchiato in via San Salvo il titolare di una pizzeria che stava rincasando. La vittima è stata colpita violentemente con una spranga. La scena è stata vista dalla moglie e dalla figlia dell’uomo che, sentendo le grida, sono uscite fuori al balcone e hanno chiamato i soccorsi.

Ricoverato in codice rosso

Successivamente l’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela e da qui è stato disposto il trasferimento a Palermo all’ospedale Villa Sofia. Avrebbe riportato un grave trauma cranico e si trova ricoverato in prognosi riservata. Sono in corso indagini dei carabinieri.

La convocazione del comitato per l’ordine pubblico

Da qualche tempo si sta registrando un’escalation di criminalità nel Nisseno, ed in particolare proprio a Gela. In relazione alla recrudescenza di questi fenomeni criminali avvenuti nei giorni scorsi nel territorio della cittadina, si è riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in prefettura. Ad essere stata disposta un ulteriore intensificazione di servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio.

Il questore Ricifari: “Quasi nulla la collaborazione dei cittadini”

Il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari è stato molto duro nei confronti della comunità. “L’azione di prevenzione e contrasto viene svolta con costanza sull’area gelese da tutte le forze di polizia che hanno sostegno efficace e tempestivo, in caso emergano reati, da parte della Procura della Repubblica che in tempi brevissimi porta a definizione i procedimenti e, quando necessario, adotta le più opportune misure cautelari. In questi anni e in questi ultimi mesi tale impegno è stato costante tanto che si può affermare, dati alla mano, che Gela è l’area più presidiata della provincia e di certo una delle più controllate del Paese. I risultati in termini repressivi sono elevatissimi, si pensi che la percentuale dei responsabili di incendi denunciati e condannati è altissima prossima al 60% degli episodi. Ciò che continua purtroppo a registrarsi è la quasi nulla collaborazione dei cittadini”.

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