Primi provvedimenti disciplinari dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia nei confronti dei giornalisti citati a vario titolo nella vicenda riguardante Antonello Montante, recentemente condannato a 14 anni di reclusione dal Tribunale di Caltanissetta per associazione per delinquere, corruzione e dossieraggio.
Il Consiglio di Disciplina Territoriale per la Sicilia dell’Odg ha deliberato di applicare la sanzione della censura, prevista dall’Ordinamento della professione di giornalista, Art. 51 lettera B Legge 3 Febbraio del 1963, n. 69, nei confronti dei Giornalisti professionisti Giuseppe Martorana, Vincenzo Morgante e Valerio Martines.
Il Cdt ha in particolare ritenuto censurabile, sotto il profilo deontologico, l’assidua e ininterrotta frequentazione, fra i suddetti giornalisti e Antonello Montante. Frequentazione protrattasi anche dopo la diffusione della notizia, il 9 febbraio 2015, dell’inchiesta, riguardante l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa, avviata dalla Procura di Caltanissetta nei confronti di Montante. Nei confronti di Martorana e Martines sono stati riscontrati pagamenti disposti da Montante. Mentre per Morgante è stata riscontrata una mail di richiesta di raccomandazione. Morgante e Martines hanno presentato ricorso al Consiglio di Disciplina nazionale.
Complessivamente il Consiglio di disciplina ha aperto 21 procedure nei confronti di altrettanti colleghi iscritti dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia ed i cui nomi sono inseriti, o la cui attività giornalistica è a vario titolo ricorrente, nell’istruttoria processuale, nelle ordinanze e nei rapporti investigativi della polizia giudiziaria di Caltanissetta sul caso Montante.
Morgante e Martinez hanno annunciato ricorso al Consiglio di disciplina nazionale. Dopo aver effettuato 20 audizioni, il consiglio di disciplina ha disposto inoltre, allo stato degli atti, 12 archiviazioni suscettibili di riesame in caso di eventuali sviluppi investigativi.
Rimangono invece sub iudice altri 6 casi di altrettanti colleghi, nei cui confronti sono in corso ulteriori verifiche e nei riguardi dei quali potrebbero essere necessarie nuove audizioni.
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