Due nigeriani di 25 e 40 anni, destinatari di una misura cautelari in carcere della Procura di Caltanissetta in seguito all’operazione antidroga “Ika Rima” di Caltanissetta del giugno scorso, sono stati rintracciati e arrestati dalla polizia francese. Per l’esattezza uno è stato trovato a Marsiglia e l’altro a Rouen. Gli arresti sono maturati nell’ambito di una collaborazione fra forze dell’ordine gestita dal servizio di cooperazione internazionale di polizia e da militari del nucleo investigativo carabinieri di Caltanissetta.

Mandato di arresto europeo

I due erano stati arrestati in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso nell’ambito dell’operazione del giugno scorso e coordinata dalla Dda della Procura nissena, con cui era stata sgominata un’organizzazione criminale nigeriana con base nel centro storico di Caltanissetta. Sedici in tutto gli arresti che vennero fatti. L’organizzazione, dedita al traffico di stupefacenti, risulta essere un’articolazione della storica organizzazione cultista denominata “Eiye”, radicata nella cultura nigeriana, presente in Italia ed in Europa e attualmente dedita principalmente al traffico degli stupefacenti ed al controllo della prostituzione.

L’indagine per rintracciarli

Dall’attività info-investigativa è emerso che i due, che si erano sottratti all’arresto nell’ambito dell’operazione antidroga di 5 mesi fa, avevano ricevuto supporto alla latitanza anche mediante l’utilizzo di documenti d’identificazione falsi, da parte di soggetti appartenenti alla comunità nigeriana stabilitisi in Francia, in corso di identificazione. Gli arrestati sono stati rinchiusi nei penitenziari francesi in attesa di essere estradati in Italia.

Le indagini

L’inchiesta risale alla fine del 2019, quando i carabinieri notarono la presenza a Caltanissetta di una consistente comunità di cittadini nigeriani nei luoghi della movida. Dopo oltre un anno di intensa e difficoltosa attività di indagine, svolta esclusivamente con metodi tradizionali, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e video, la Dda della Procura della Repubblica presso il tribunale di Caltanissetta e i carabinieri del nucleo investigativo hanno ricostruito il meccanismo con il quale venivano convogliate in città ingenti quantità di cocaina e hashish da immettere nel mercato nisseno. In particolare corrieri nigeriani, servendosi di pullman e treni, portavano le sostanze stupefacenti e in alcuni casi i carabinieri hanno arrestato in flagranza soggetti che trasportavano ovuli pieni di stupefacente, occultati all’interno del proprio corpo.

 

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