L’Udc, guidato da Lorenzo Cesa e Decio Terrana, scende in campo a difesa degli agricoltori di Grottarossa, in provincia di Caltanissetta, dove è prevista la realizzazione di un impianto di Biometano. In occasione della “Giornata Mondiale per la Cura del Creato” lo scudo crociato si mette a fianco dei numerosi agricoltori locali che denunciano la sottrazione delle proprie terre e delle attività.

A Grottarossa mezzi agricoli e centinaia di agricoltori sul piede di guerra per dire no alla struttura che porterebbe in un’area a vocazione agricola, tonnellate di rifiuti per il loro trattamento. Sul posto c’era tutta la deputazione dell’Udc: il segretario nazionale Lorenzo Cesa, il coordinatore regionale Decio Terrana, il coordinatore provinciale Vincenzo Figuccia e i deputati Margherita La Rocca Ruvolo, Danilo Lo Giudice ed Eleonora Lo Curto.

È con il coordinatore regionale Decio Terrana che l’Udc si pone come primo obiettivo la salvaguardia dell’ambiente. “E’, e rimane, sempre favorevole ad investimenti e sviluppo sul territorio – afferma lo stesso Terrana -, anche da parte di grossi gruppi imprenditoriali, serve però impegno e totale attenzione a non indebolire la nostra economia e le nostre eccellenze locali”.

Secondo l’Udc il nuovo impianto minerebbe l’economia locale e l’immagine del territorio. “Per tale motivo – continua la nota – , gli sforzi fatti fino ad oggi dagli agricoltori della zona non vanno dimenticati per favorire la realizzazione di impianti di tutt’altra tipologia di produzione, che però poco si sposano con l’idea di esclusiva produzione di eccellenza agricola fin qui perseguita, in questa parte di splendido e fertile territorio ad esclusiva vocazione agricola/ricettiva, minandone soprattutto la qualità e la percezione della stessa tra la gente, causa che indebolirebbe fortemente l’economia locale”.

“Gli agricoltori per la terra sono come il buon pastore, diversamente dai mercenari, che la considerano, egoisticamente, solo uno strumento di barbaro arricchimento, da sfruttare e deturpare”, conclude Decio Terrana.

Un coro unanime quello dello scudo crociato verso la difesa dell’ambiente, di chi lavora le terre e di chi produce eccellenze siciliane. All’iniziativa del partito di Cesa, hanno aderito anche altri ex parlamentari nazionali ed europei, arrivati sul posto già nella prima mattinata. “Ci opponiamo – ha detto Figuccia – con tutte le forze al colonialismo delle multinazionali che con la loro forza economica pensano in modo spregiudicato di saccheggiare identità, terre e lavoro” . “Iniziative come questa – ha chiosato il leader nazionale Lorenzo Cesa – verranno realizzate in ogni parte del paese poiché per il nostro partito, è centrale la salvaguardia del Creato da ogni forma di speculazione”

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