E’ durata nove giorni l’agonia della casalinga gelese, Tiziana Nicastro, di 42 anni, madre di tre figli, rimasta gravemente ustionata nell’esplosione di una bombola di gpl avvenuta al mercato rionale di Via Madonna del Rosario, a Gela.

E’ la prima vittima tra le 16 persone rimaste ferite nell’incendio divampato dopo lo scoppio nel camioncino attrezzato per la vendita di polli allo spiedo e di patatine fritte. Il decesso è avvenuto stamani, alle 7,30,nel centro trapianti Ismett di Palermo dove era stata trasferita dal “Civico” per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Soccorsa dopo la deflagrazione da ambulanti e avventori del mercato e trasportata con un’automobile privata nell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, la donna era stata subito trasferita in elicottero al centro grandi ustionati del “Civico” di Palermo.

Le sue condizioni, già gravi al momento del ricovero, sono state definite disperate ieri perchè si erano notevolmente aggravate anche le funzioni respiratorie. Nel pomeriggio, si era anche diffusa la falsa voce (poi smentita) della sua presunta morte.

Nello scoppio della bombola, Tiziana Nicastro era stata investita dalle fiamme e dagli schizzi di olio bollente in varie parti del corpo per il 50% della superficie corporea. In prognosi riservata si trovano ricoverate ancora altre tre donne nell’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Gravi anche le condizioni di un ragazzo di 14 anni, in cura al “Civico” di Palermo. Tutti gli altri sono stati dichiarati fuori pericolo. La procura di Gela procede ora nei confronti del proprietario del furgone anche per l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

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