“Più volte abbiamo acceso i riflettori sul tema della sicurezza nel porto Rifugio di Gela, ormai diventato una trappola per le imbarcazioni in entrata e in uscita a causa di fondali molto bassi. Due giorni fa un natante, battente bandiera austriaca, si è incagliato, mentre cercava di rientrare in porto a causa di condizioni meteo marine avverse. Già a fine maggio il M5S aveva sollevato la questione sicurezza nel porto di Gela. Avevamo depositato una richiesta di audizione all’Ars sullo stato di avanzamento dei lavori di dragaggio, perché sono anni che nonostante ci siano i fondi, gli interventi non vengono completati”.
Lo dice il deputato regionale del M5S Nuccio Di Paola, che torna a chiedere con forza la convocazione di un’audizione urgente in commissione Ambiente dell’Ars, anche alla luce dell’incidente verificatosi nei giorni scorsi nel porto di Gela (Cl). “Il combinato disposto fondali bassi e assenza di interventi arreca danni alle imbarcazioni ed economici ai diportisti – aggiunge – e per questo urge un intervento. Se l’assessore alle Infrastrutture non riesce a rispettare gli impegni, lo dica chiaramente in una sede istituzionale. Occorre far partire i lavori di dragaggio dei fondali. Chiediamo a Falcone e Musumeci di riferire in commissione e invitiamo la presidente Savarino a calendarizzare una seduta al più presto”. “Sulla sicurezza non si scherza – osserva – quanti altri incidenti si dovranno verifìcare prima che il Governo si muova?”.
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