Una intera impresa con tutti i suoi rapporti bancari, patrimonio sociale e aziendale, e due immobili. E’ quanto è stato sequestro dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta in esecuzione di decreto emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura nissena. Il destinatario era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Chimera ed è stato condannato per mafia con il rito abbreviato.
L’immobile arredato alla Scarface
Uno degli immobili posto sotto sequestro è risultato arredato in modo sfarzoso secondo uno stile che sembra riprodurre lo stile di film sulla malavita americana come Scarface ma con oggetti anche di antiquariato in stile Luigi accompagnati da statue di animali
L’operazione di sequestro
L’operazione è servita ad apporre i sigilli così come disposto dal relativo decreto di sequestro
a beni personali ed aziendali per un valore complessivo stimato in circa 700 mila euro.
Tutti i beni sono ritenuti riconducibili ad un imprenditore che, secondo le accuse, rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal Decreto Legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di appartenere al clan Sanfilippo della mafia Nissena.
Le indagini
L’attività investigativa di aggressione patrimoniale è stata avviata su input della Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di quanto emerso nel corso dell’operazione antimafia chiamata
“Chimera”, effettuata dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Gela.
Nell’ambito di quella inchiesta è emerso il ruolo del cittadino gelese quale referente della “stidda mazzarinese”, condannato, alla fine del processo abbreviato, alla pena di anni 16 di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.
Si tratta di un provvedimento cautelare, adottato nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle indagini economico – patrimoniali coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta ed eseguite dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela.
Indagini su tutto il nucleo familiare
I controlli economici hanno riguardato la posizione reddituale del destinatario e dei familiari ed erano volte a verificare la effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione
del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati in base alla attività lavorativa lecita.










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