I poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Niscemi, a seguito di indagini dirette e coordinate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Gela, ha notificato l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari a carico di 18 persone indagate a vario titolo in ordine al reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Indagini iniziate nel novembre 2019

Le indagini, condotte dalla squadra investigativa del commissariato, su delega della procura della Repubblica, iniziate nel novembre del 2019 si sono concluse nel mese di aprile del 2020. Sono state supportate da attività tecniche di intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché da riprese video e hanno permesso di accertare la realizzazione di oltre 400 episodi di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

A questo si aggiunge l’aggravante per gli indagati di aver consegnato la sostanza stupefacente anche a soggetti minorenni, eseguite da un noto soggetto niscemese, gravato da diversi precedenti penali.

Nel corso delle indagini i poliziotti hanno sequestrato oltre 100 grammi di cocaina, arrestato in flagranza un pusher niscemese e riscontrato decine di cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina, con altrettanti segnalazioni alla Prefettura a carico degli acquirenti consumatori.

Come veniva consegnata la cocaina

La cessione dello stupefacente documentata dagli agenti del commissariato avveniva secondo un modus operandi collaudato: lo spacciatore contattava gli acquirenti che, presso la sua abitazione gli consegnavano la somma di denaro e successivamente ritiravano la dose di cocaina sul davanzale di una finestra ubicata a piano terra. In altri casi lo spacciatore, dopo aver preso i soldi, lanciava la cocaina direttamente all’interno dell’abitacolo dell’autovettura dell’assuntore in transito.

Rete di spaccio a Lampedusa, 11 fermati

Ed a Lampedusa è scattata all’alba di oggi l’operazione “Levante” che ha visto 11 fermi d’indiziato di delitto, emessi dalla procura della Repubblica di Agrigento ed eseguiti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento. Contestato il reato di detenzione e spaccio d’ingenti quantità di droga. Eseguite 11 perquisizioni personali e locali nei confronti dei destinatari dei provvedimenti.

Le indagini dei carabinieri

I fermi arrivano dopo indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e dalla Sezione Operativa della Compagnia di Agrigento a partire dai primi giorni del mese di luglio 2022 e coordinate dalla procura della Repubblica di Agrigento. È stata scoperta una organizzazione dedita allo spaccio di droga dopo il sequestro di circa 25 kg di cocaina avvenuto a Lampedusa nel luglio 2022.

Era stato arrestato Ignazio Umberto Blandina, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio dei 25 kg di cocaina. La droga veniva rinvenuta suddivisa in 22 panetti, del peso di circa un kg cadauno, più un altro quantitativo di droga rinvenuto all’interno dell’abitazione dell’uomo. Era stata anche trovata un ingente somma di denaro. Sono stati ricostruiti episodi di detenzione d’ingenti quantitativi di cocaina e a numerose cessioni della sostanza che avvenivano sull’isola di Lampedusa, sull’isola di Linosa e nel territorio del Comune di Catania. Nel corso delle indagini sono state accertati svariati episodi di cessione di sostanza stupefacente.