Un italiano e una donna domenicana per gestire un giro di prostituzone a Caltanissetta. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri che hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

I due sono ritenuti figure chiave, tra diversi soggetti dediti allo sfruttamento della prostituzione. Per giungere all’indentificazione della banda la finanza ha svolto una complessa attività di indagine, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – attraverso l’ausilio di intercettazioni e di filmati, di pedinamenti, di sopralluoghi, di acquisizioni di documentazione bancaria.

L’inchiesta, secondo l’accusa, ha consentito di far emergere un sodalizio criminale, composto da donne extracomunitarie e da italiani che, nella zona storica della città, aveva allestito in piccole abitazioni, il centro del business illegale.

Le donne facenti parte del gruppo criminale, avevano il compito di reclutare le giovani, perlopiù sudamericane, da far prostituire, mentre gli italiani, tra cui anche una donna, avevano il compito di curare gli aspetti legati all’affitto degli immobili, alla pubblicazione degli annunci sui quotidiani per attirare clienti, nonchè il compito di accompagnare le giovani prostitute nei vari spostamenti.

Al termine dell’indagine, sette sono le persone indagate, ritenute componenti a vario titolo dell’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione due dei quali – ritenuti le figure principali– sono stati tratti in arresto.