Ieri a Caltanissetta c’è un nuovo milionario che proprio ieri ha incassato una barca di quattrini. È il fortunato scommettitore che a metà aprile ha sbancato il superenalotto aggiudicandosi la cifra record di oltre 130 milioni di euro. La quinta vincita di sempre per questo gioco. Da quando vent’anni fa è nato il concorso.
E ha sfidato cabala e, soprattutto superstizione. Perché tutto, per lui, s’è compito il 17. È stato il giorno della vincita – era il 17 aprile scorso – lui s’è presentato a Milano per riscuotere la premio il 17 maggio ed i soldi gli verranno accreditati dal giorno successivo alla pubblicazione del Bollettino ufficiale, appunto il prossimo martedì 17 luglio. Come dire, alla faccia della scaramanzia.
Ieri il vincitore, rimasto sempre nell’ombra, com’era prevedibile che fosse, ha concluso tutte le operazioni di riscossione all’ufficio premi della Sisal di Milano. Così da intascare la vincita.
Somma, da capogiro, che materialmente gli verrà accredita entro novantuno giorni da quello successivo alla pubblicazione ufficiale. Data che, vedi caso, coincide proprio con un altro martedì 17. Come martedì, e pure la stessa data, era il giorno in cui la dea bendata lo ha baciato in fronte
Sì, la fortuna lo ha stretto tra le sue braccia con una schedina di pochi euro giocata in una ricevitoria di Caltanissetta, in via Vitaliano Brancati, quartiere popolare della città.
Una edicola e punto vendita Sisal, Totocalcio, Superenalotto, Totip, Tris gestito da Sabrina Savarino e il marito, Fabrizio Sunseri. Loro che la sera in cui è saltata fuori quella pioggia di milioni vinta proprio grazie alla loro ricevitoria, hanno subito rivolto un pensiero, più un auspicio, guardando magari al buon cuore del vincitore. «Speriamo che sia un nostro cliente, di quelli affezionati da anni e speriamo che si ricordi di noi», è stata la loro speranza. Ma sembrerebbe che il fortunatissimo non si sia fatto vivo. Neanche anonimamente. Almeno finora.
Quanto alla sua presunta identità del neo milionario, era e rimane avvolta nell’oscurità. Nonostante la caccia al vincente che s’è scatenata in queste settimane in città. Tra mille suggestioni e supposizioni. Tra indiscrezioni, perlopiù infondate, e dicerie.
Chiacchiericcio. Solo chiacchiericcio. Di certo v’è solo che da ieri il possessore di quel tagliando che vale oro è ufficialmente, per dirla con un eufemismo, un più che facoltoso. O facoltosa. E che ha pure dimostrato di non temere luoghi comuni che guardano a radicate credenze popolari in tema di superstizione. Anzi. P
er lui, o per lei, il 17 è un numero più che propizio. Molto più che semplicemente fortunato.
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