Una poliziotta in servizio alla questura di Catania è stata vittima di una aggressione. Lo denuncia il Siulp Catania, Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia che chiede adesso provvedimenti per aumentare i livelli di sicurezza nelle questure italiane dove si verificano sempre più aggressioni.

L’aggressione da un giovane straniero

Secondo quanto ricostruito, l’aggressione si è verificata ieri mattina. Secondo quanto denunciato dal Siulp Catania, un cittadino straniero si sarebbe presentato in questura e, dopo un’iniziale discussione con gli agenti, avrebbe aggredito una giovane agente che presiedeva l’ingresso di via Manzoni. Avrebbe agito “improvvisamente e senza alcun apparente motivo”.

La poliziotta al Pronto soccorso

Dopo che l’uomo ha aggredito la poliziotta, è stato fermato e arrestato dai colleghi. La donna aggredita è rimasta ferita ed è stata accompagnata al pronto soccorso. Dopo le cure del caso, i medici l’hanno dimessa con diversi giorni di prognosi.

Un reato specifico per le aggressioni alle forze dell’ordine

Ora però le sigle sindacali chiedono più sicurezza e provvedimenti, dicendo “basta alle aggressioni ai lavoratori del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, della scuola, della sanità e dei lavoratori incaricati dei servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità, il SIULP, il sindacato della polizia di Stato più rappresentativo sul piano nazionale del comparto sicurezza, si ripropone per un progetto di legge d’iniziativa popolare per chiedere l’istituzione di un ‘reato penale specifico per coloro che aggrediscono i lavoratori in divisa del comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico, con pena certa e immediata’”.

In Italia si verifica una aggressione ogni tre ore

“In Italia ogni 3 ore un operatore che rappresenta lo Stato sul territorio e nelle strutture di pubblica utilità subisce un’aggressione. Difendiamo la sicurezza del cittadino difendendo e tutelando la sicurezza degli operatori delle forze dell’ordine, degli insegnanti, dei medici, degli incaricati di pubblico servizio e di pubblica utilità”, conclude.

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