“Siamo alle porte di un fallimento annunciato, tenuto conto che l’Amt ad oggi ha un debito complessivo di 57 milioni, di questi circa 18 milioni rappresentano le somme da rendere ai fornitori, 12 milioni devono essere versati all’Inps ed altri 5 milioni sono per interessi bancari maturati. In tutto ciò, l’azienda vanta crediti dal Comune per 27 milioni di euro”. Sono critici i rappresentati di Ugl Catania, Giovanni Musumeci e Giuseppe Scannella, sulla situazione in cui versa l’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania.

Secondo i sindacati la situazione debitoria della partecipata mette in serio pericolo la regolare attività del servizio pubblico di trasporto così stamane le segreterie provinciali di Faisa-Cisal, Ugl Trasporti e Uil Trasporti hanno distribuito dei volantini alla cittadinanza per spiegare cosa sta succedendo considerati anche i vari disservizi a cui gli utenti sono costretti ogni giorno.

“Una catastrofe se alla già grave situazione economica aggiungiamo anche quello che noi definiamo il “balletto dei chilometri” considerato che, mentre in IV Commissione all’Assemblea Regionale Siciliana veniva ribadito che il chilometraggio si fermava a 6,9 milioni, in realtà il fabbisogno dell’Amt è pari a 10 milioni. Si tratta di una differenza rilevante – aggiungono Musumeci e Scannella – e non sappiamo ancora chi dovrà pagarla. Speriamo non siano i lavoratori! In più sta tendo banco anche la questione del Durc scaduto”.

Per Ugl si sta correndo il rischio reale di assistere presto ad un default tale da compromettere la tenuta occupazionale.

“Per questo – continuano Musumeci e Scannella – chiediamo un immediato intervento delle istituzioni ad ogni livello, in particolare del Prefetto e del primo cittadino, perché si affronti decisamente il problema avviando un percorso di risanamento, presentando quel piano industriale strategico che da anni aspettiamo”.