Auto piomba sulla folla e semina il panico finendo la sua corsa fra i tavoli all’aperto di un bar. L’incidente è andato in scena venerdì sera a Caltagirone e poteva essere un’altra strage.

Sette feriti in ospedale

Non sono fortunatamente gravi, però, le condizioni dei sei clienti del bar all’aperto nel centro storico di Caltagirone, travolti dalla Mini Cooper mentre consumavano le proprie ordinazioni seduti ai tavoli. Cinque di loro, ultimati gli accertamenti sanitari, sono stati dimessi dall’ospedale “Gravina” fra il pomeriggio e la sera di ieri. Lì erano stati trasportati due sere fa con numerose ambulanze. Il sesto ferito, un 56enne che ha riportato traumi addominali, dovrà ancora rimanere in osservazione.

Tradito dal cambio automatico

Il conducente della vettura, ferito anche lui, un 76enne originario di Caltagirone ma da tempo residente a Milano, è stato denunciato all’autorità giudiziaria dagli agenti della polizia municipale che si occupano delle indagini, per lesioni colpose. E’ probabile che l’uomo sia stato tradito dalla scarsa dimestichezza col cambio automatico dell’auto, premendo l’acceleratore invece del freno facendo così schiantare l’auto sugli avventori del bar. Una ipotesi che dovrà essere meglio vagliata dagli investigatori.

Incidente ripreso dalle telecamere

Il drammatico incidente è stato ripreso anche dalle telecamere dei sistema di videosorveglianza della zona e i filmati sono stati acquisiti dagli investigatori. Subito rappresentanti dell’Amministrazione comunale si sono recati in ospedale, in visita ai feriti, per sincerarsi sulle loro condizioni. “Tiriamo un profondo sospiro di sollievo – ha dichiarato il vicesindaco Paolo Crispino – per le condizioni non critiche dei feriti. Ringraziamo le forze dell’ordine e, in particolare, la polizia municipale, per il tempestivo intervento, insieme ai sanitari giunti in forze per assicurare il supporto del caso e trasportare i sei in ospedale. Un grazie va pure a quei nostri concittadini che si sono adoperati, con grande senso civico, per dare una mano ai soccorritori”.