Torna in carcere Barbara Bregamo che nel 2002 uccise il compagno Santo Giuffrida, iniettandogli una dose letale. La donna è stata arrestata dai carabinieri: deve scontare una condanna a 13 anni, ridotta di tre, dopo il pronunciamento della corte di Cassazione.
Le indagini
A far scattare le indagini furono le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luciano Cavallaro, che si è autoaccusato del delitto, e con il quale la Bregamo aveva avuto una relazione. La donna sarebbe stata anche mandante di un primo tentativo di assassinare l’uomo nel gennaio del 2001, dando l’incarico a Cavallaro, che avrebbe a sua volta coinvolto per l’esecuzione materiale un suo conoscente.
Quest’ultimo avrebbe aggredito con un coltello la vittima all’interno del suo garage condominiale, ferendola gravemente. A distanza di quasi un anno dal ferimento era il mese di dicembre del 2002, la donna avrebbe nuovamente chiesto a Cavallaro l’uccisione del compagno, pagando questa volta 20mila euro e regalandogli una Bmw. In questa seconda occasione l’omicidio sarebbe stato pianificato con maggior cura e Cavallaro avrebbe coinvolto suo cugino Alfio Maugeri e Antonio Zuccarello.
Arrestato un 18enne per spaccio
Nell’ambito dell’operazione “Buon Natale sicuro”, in cui il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha disposto l’intensificazione dei servizi di pattugliamento per garantire, sia nel centro cittadino che in periferia, la sicurezza di residenti e turisti che durante le festività natalizie, in numerosi affollano le vie dello shopping e tutti i luoghi di maggiore aggregazione, i militari della Stazione di Acireale hanno arrestato lo scorso pomeriggio un 18enne di origini tunisine per detenzione ai fini di spaccio.
Al riguardo gli operanti, durante i controlli nella centralissima Piazza Duomo del Comune di Acireale, insospettiti dal comportamento del giovane, hanno posto sotto la lente di ingrandimento i suoi movimenti, accertando come lo stesso, seduto in attesa in un angolo della piazza, si avvicinasse di continuo a diversi conducenti di auto e moto in transito, per poi tornare dopo un breve colloquio presso la sua posizione d’origine.
Compreso che era in corso un’attività di spaccio, è scattato quindi l’intervento dei Carabinieri, che sono intervenuti proprio mentre era in atto una cessione di una dose di marjuana. Nella circostanza, le successive operazioni di ricerca effettuate sulla persona del ragazzo hanno consentito di recuperare ulteriori 11 dosi di marijuana, sottoposte a sequestro.
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