E’ il giorno dell’ultimo saluto a Franco Battiato.
Lutto cittadino a Milo, in provincia di Catania, dove il grande Maestro risiedeva, a Villa Grazia, la casa che l’artista aveva dedicato alla madre.
Stamattina si celebrano i funerali, in forma privata, nella chiesetta della villa.
Ad officiare il rito funebre saranno padre Orazio Barbarino, parroco di una chiesa di Linguaglossa e un sacerdote di Milano, amico del fratello di Battiato. Il corpo dell’artista, secondo le sue ultime volontà, sarà cremato e le ceneri ritorneranno a Villa Grazia.
Nel comune di Milo sono stati affissi, già da ieri, giorno della dipartita del Maestro, i manifesti funebri che annunciavano il lutto cittadino per oggi.
Si legge nei manifesti: “La comunità di Milo piange Franco Battiato. Uomo straordinario e artista immenso, che in molti modi e tante occasioni ha dimostrato per Milo affetto e disponibilità, dopo averlo scelto come luogo in cui vivere e da cui trarre ispirazione. La cittadinanza si stringe attorno ai familiari e si unisce al loro dolore”.
Tanti gli ammiratori dell’artista che già da stamattina presto si sono messi in viaggio verso Milo, per omaggiare Battiato. Previsto un servizio d’ordine attorno a Villa Grazia.
Di Battiato ha parlato a Radio Vaticana Guidalberto Bormolini, monaco e teologo.
Bormolini ha definito il Maestro “un sincero e onesto ricercatore spirituale, un artista che aveva fatto della ricerca del divino uno scopo di vita”.
E ancora: “Battiato era profondamente convinto che la morte rappresentasse una porta per accedere a un mistero spirituale di bellezza e, negli ultimi anni della sua vita, si era molto avvicinato al cristianesimo. Da circa otto anni avevamo un rapporto stretto, intenso, di amicizia e anche di forte scambio spirituale. In particolare avevamo collaborato per il documentario ‘Attraversando il Bardo’, dedicato al significato della morte nelle culture occidentali e orientali, facendo anche tanti incontri pubblici per presentarlo. Ma è soprattutto l’amicizia privata quella che ha caratterizzato il nostro rapporto”.