Nella tarda serata di ieri gli agenti della Squadra Volante della Questura di Catania, durante un posto di controllo effettuato in Piazza della Repubblica, hanno sottoposto ad accertamenti un’auto con a bordo un uomo e una donna.

Nel corso dell’identificazione gli agenti hanno appurato che l’uomo, un 37enne catanese pregiudicato, era destinatario della misura del divieto di avvicinamento nei confronti della donna, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico. Infatti, l’uomo ha mostrato agli operatori il braccialetto posto alla caviglia.

Il racconto

A quel punto i poliziotti li hanno accompagnati presso gli uffici della Questura per ulteriori approfondimenti. La donna ha raccontato ai poliziotti di aver ricominciato, da circa due mesi, ad incontrare quotidianamente il marito e che avevano intenzione di comunicare, quanto prima, alle autorità competenti, la loro volontà di tornare insieme.

Ha inoltre precisato di aver concorso ad eludere il sistema di controllo lasciando il proprio dispositivo elettronico in casa, in modo che non si attivasse il braccialetto elettronico del marito.

Un’ispezione più accurata del veicolo ha consentito ai poliziotti di rinvenire diversi arnesi idonei all’apertura di serrature e un coltello a serramanico, che sono stati sottoposti a sequestro.

Al termine delle attività di rito, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.

Controlli nelle stazioni

In tutta la regione sono stati effettuati controlli preventivi ai viaggiatori e ai relativi bagagli, anche con l’ausilio dei metal detector e di smartphone di ultima generazione che hanno garantito maggiore celerità nelle verifiche e con la collaborazione delle unità cinofile nelle stazioni di Catania e Palermo.

A Messina gli agenti della Sezione Polizia ferroviaria hanno proceduto al controllo di un individuo sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata che è stato denunciato in stato di libertà per violazioni delle prescrizioni inerenti la misura, nonché per detenzione di oggetti atti ad offendere.