Gli affari dello spaccio di droga avevano come riferimento una panchina da dove si dava appuntamento ai clienti per la cessione della dose. A scoprire tutto i carabinieri a Catania che hanno prima individuato il pusher e poco dopo anche il fornitore.
L’operazione
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne di Pedara e denunciato un 20enne catanese accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è scattata nell’ambito di un servizio predisposto per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto è nato quando i militari hanno notato, in uno slargo all’angolo tra due strade del quartiere Borgo Sanzio, l’andirivieni di diversi giovanissimi verso una panchina dove era seduto un giovane, poi identificato nel 20enne.
L’osservazione
Osservando i movimenti di andata e ritorno dalla “postazione” panchina, i militari hanno accertato che si trattava proprio di un’attività di spaccio. Per evitare che questo smercio continuasse i militari sono entrati in azione bloccando il 20enne. Quest’ultimo, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un borsello al cui interno custodiva un “assortimento” di sostanza stupefacente: 11 dosi di marijuana, 8 di hashish e la somma contante di 490 euro, ritenuta provento dello spaccio.
I sospetti sul fornitore
Ma i militari avevano visto di più. Difatti, poco prima che il 20enne si posizionasse alla “postazione di lavoro”, era stato notato entrare nel portone di un palazzo poco distante e ricevere da un altro giovane una busta di cellophane che aveva inserito guardingo all’interno del suo borsello. Ritenendo quindi che il giovane della “consegna”, identificato poi per il 23enne, fosse il fornitore, i carabinieri dopo una spedita attività info investigativa hanno bussato alla porta di casa sua per eseguire una perquisizione che, come sospettato, ha fornito riscontri positivi.
I riscontri
Difatti, a conclusione della ricerca eseguita all’interno dell’abitazione del 23enne, i carabinieri hanno trovato su un divano del salone, occultati all’interno di un paio di borsoni, un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente tra marijuana, hashish e cocaina, la somma in denaro contante di 781 euro ritenuto provento dello spaccio, nonché, svariato materiale idoneo al confezionamento tra cui 6 bilancini di precisione, 3 bilance e 2 macchine per il sottovuoto.
La quantità di stupefacente rinvenuta
I militari, in totale, hanno rinvenuto 118 buste contenenti marijuana del peso complessivo di quasi un chilo e mezzo, 77 dosi di hashish di diverso taglio per altri 530 grammi e 6 dosi di cocaina per un totale di altri 10 grammi. Il 23enne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
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