Sono già a pieno regime, dopo due mesi di intensi lavori, le attività della Rianimazione dell’Ospedale “Gravina”. L’intervento, predisposto dal mese di gennaio, si era reso necessario per lavori urgenti e indifferibili in danno all’impresa che aveva già eseguito le opere presso lo stesso reparto.

I lavori, coordinati dall’UOC Tecnico dell’Asp di Catania (responsabile ing. Francesco Alparone) d’intesa con la Direzione medica di Presidio (direttore dr.ssa Giovanna Pellegrino) sono stati eseguiti nei tempi previsti e nessun onere è stato a carico dell’Asp di Catania. Con l’occasione si è provveduto ad apportare alcune migliorie, quali: la remotizzazione dei segnali dalla sala rianimazione alla stanza del medico di guardia; il decentramento del desk di monitoring per migliorare spazio e movimentazione letti; l’ampliamento sala, che è oggi di 270 mq, 40 mq in più rispetto a prima.

“Dopo avere verificato alcuni vizi di costruzione ed essere intervenuti per garantire la regolarità dei lavori – spiega Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -, ci è sembrato opportuno realizzare degli interventi di miglioramento, per allineare ancor più la sala rianimazione agli standard di qualità e alle linee guida più aggiornate sull’organizzazione dei servizi. Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto”.

L’UOC di Anestesia e Rianimazione è dotata di 8 posti letto di terapia intensiva. “Grazie agli interventi compiuti – aggiunge  Vito Digeronimo, direttore dell’Unità operativa – abbiamo potenziato il servizio, migliorato la capacità di risposta e la possibilità di convergenza di competenze multidisciplinari sul malato critico”.

I lavori eseguiti presso l’UOC di Anestesia e Rianimazione, si aggiungono agli interventi di riorganizzazione degli spazi, realizzati al Pronto Soccorso, in linea con le indicazioni più recenti sulla gestione delle emergenze-urgenze.