A distanza di qualche mese dal primo arresto la banda dei pusher di San Cristoforo a Catania aveva deciso di riallestire la piazza di spaccio. Di nuovo nella stessa casa dove erano stati già scoperti. A finire in manette quattro giovani tra i 21 e i 35 anni. Due di loro con precedenti e arrestati già in passato. Sono stati sorpresi nella flagranza di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante. I 4 avevano riallestito una piazza di spaccio nella stessa casa dove solo qualche mese fa i carabinieri, durante un servizio antidroga, avevano trovato il cucciolo di razza Rottweiler “Dante”.

Ognuno con un ruolo

Questa volta gli spacciatori avevano sostituito il “cane da guardia” con ben 7 telecamere di videosorveglianza. Anche se questo accorgimento non ha impedito ai militari dell’Arma di sorprenderli mentre, in una abitazione di via Di Giacomo, preparavano le dosi di marijuana e le vendevano ai clienti. Con un meccanismo a “catena di montaggio”, i 4 spacciatori si erano appunto suddivisi i compiti. Ad essere stati definiti con esattezza i ruoli, sia per non far mai mancare lo stupefacente ai tossicodipendenti, sia per sorvegliare allo stesso tempo la zona. Così da scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine. In particolare, uno di loro controllava i monitor, il secondo suddivideva la droga e la pesava, un altro ancora la impacchettava e, infine, il quarto la smerciava ai clienti.

Gli appostamenti

In questo contesto i carabinieri, consapevoli delle dinamiche di quel territorio, hanno svolto diversi appostamenti a distanza. Hanno quindi seguito i clienti che, ad ogni ora del giorno e della notte, bussavano alla porta di quel “supermarket della droga”. Acquisito infine tutto il necessario quadro informativo, hanno fatto scattare il blitz, facendo irruzione nell’appartamento. In casa, i militari hanno trovato i 4 “soci” mentre erano ben impegnati a svolgere le loro “specifiche mansioni”. Il primo ad essere fermato è stato quello che, seduto ad un tavolo dell’ingresso, guardava le immagini dell’impianto di videosorveglianza, trasmesse su una imponente smart Tv. Successivamente, nella cucina, i carabinieri hanno trovato il secondo pusher che, oltre a custodire i proventi dello spaccio, circa 250 euro, stava armeggiando con una busta di cellophane. Conteneva oltre 50 grammi di marijuana, uno spinello e dosi già confezionate, pronte per la vendita.

Una catena di montaggio

Accanto, il terzo “addetto” aveva davanti a sé il materiale necessario per la suddivisione della droga. Una volta impacchettata, veniva passata all’ultimo complice, 23enne, che si occupava della cessione al dettaglio. Nelle tasche di quest’ultimo, anche la somma di 480 euro che aveva appena ricevuto dagli ultimi clienti. Tutto il materiale è stato sequestrato. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto di tutti e 4 e disposto la custodia cautelare in carcere.

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